Salgono a 14 le gru da piazzale in dotazione alla nuova piattaforma container di Vado Ligure. L’infrastruttura che entrerà in funzione a fine anno, è così completa al 77%. Le ultime quattro gru sono attraccate lunedì al terminal savonese, costruite dalla Shanghai Zhenua Heavy Industries (Zpcm).
Si aggiungono così alle 10 automated rail mounted gantry arrivate nei mesi scorsi: quattro lo scorso dicembre e le altre ad aprile. Entro la fine del 2019 il totale della dotazione salirà a 21.
Una volta completato il nuovo terminal container conterà su una capacità complessiva di 860mila teu. L’infrastruttura è considerata una delle più innovative nel panorama della portualità italiana. Una volta completato Apm stima che porterà a un milioni di teu la capacità di Savona. Alla nuova infrastruttura vanno infatti sommati i 260mila teu del vicino Reefer Terminal, anch’esso controllato dal 2015 dalla società che fa capo al gruppo Ap Moller-Maersk.
La nuova infrastruttura vuole essere sarà una dei più tecnologicamente avanzate del Mediterraneo, dotata di una banchina di 700 metri con pescaggio adatto per ospitare anche le mega navi di ultima generazione e sistemi di movimentazione automatizzati e all’avanguardia.
L’intento èdiventare il gateway per i mercati del Nord Italia e dell’Europa centrale. Il progetto punta a rendere lo scalo uno dei maggiori per attività intermodale mare-ferrovia- Apm Terminal oggi tra le principali società terminalistiche a livello mondiale. con 74 porti e terminal operativi, è azionista di maggioranza al 50,1%.
La restate quota è in mano ai cinesi di Cosco, colosso della logistica e dei trasporti marittimi, che detiene il 40% e della Qingdao Port International Development al 9,9%, con un investimento complessivo di 70,5 milioni di euro, suddivisi in 53 milioni la prima e 17,5 milioni la seconda fatto a ottobre 2016.