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Partirà a settembre il volo diretto Venezia- Shanghai trisettimanle

Lo ha annunciato Enrico Marchi, presidente del gruppo veneto Save che ha in gestione l'aeroporto Marco Po della città lagunare. Sarà effettuato da China Eastern Airlines e operativo tutto l'anno. Nel primo anno si prevede trasporterà circa 70.000 passeggeri


24/07/2024 12:17

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale

La conferma ufficiale è arrivata in questi giorni, dopo il recente viaggio a Shanghai del presidente del Gruppo SAVE, Enrico Marchi, e del direttore Sviluppo Aviation, Camillo Bozzolo: con il via libera al volo da parte di CAAC (Civil Aviation Authority China) e ENAC e la conseguente messa in vendita del collegamento, dal 26 settembre la compagnia China Eastern Airlines collegherà Venezia con Shanghai tutto l'anno con tre voli settimanali.

Per il Gruppo SAVE, che gestisce il terzo aeroporto intercontinentale italiano, si tratta del raggiungimento di un obiettivo da tempo perseguito, sostenuto da volumi elevati di passeggeri e cargo tra i due Paesi anche in assenza di una linea diretta, alla base della decisione del vettore cinese di avviare il collegamento non-stop.

Il 2019 per l'aeroporto Marco Polo è stato l'anno di massima espressione del mercato cinese. Il totale passeggeri che, attraverso voli in coincidenza, aveva volato tra Venezia e la Cina era stato di oltre 150.000 persone. Un dato destinato a moltiplicarsi grazie al volo non-stop, considerando che a Venezia l'attivazione di ogni volo di lungo raggio ha sempre determinato una consistente stimolazione dei flussi di passeggeri e merci.

Il nuovo volo su Shanghai, che nel primo anno si prevede trasporterà circa 70.000 passeggeri, stimolerà in tempi brevi i flussi da Venezia per l'intera Cina e oltre.

L'aeroporto MarcoPolo di Venezia è parte del polo aeroportuale nordest, che comprende gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, ha movimentato circa 15 milioni di passeggeri nel corso del 2022, con un recupero dell’81% del traffico del 2019, anno di riferimento prima della crisi determinata dalla pandemia. Lo scalo veneziano è il terzo gateway intercontinentale nazionale, ulteriormente rafforzato dalla vivacità del mercato nordamericano che ha riconferma i collegamenti estivi su Atlanta, Chicago, New York JFK, New York Newark, Philadelphia, Montreal e Toronto. 

Il gruppo Save che gestisce lo scalo ha, tra l'altro avviato con la Regione veneto un progetto ambizioso nella cosiddetta mobilità aerea avanzata. «Si tratta di un nuovo concetto che introduce una terza dimensione di mobilità urbana alternativa a quella terrestre e che vede il Veneto, prima Regione in Italia, approvare un protocollo per lo sviluppo di nuove tecnologie per il trasporto di merci e, in futuro, anche di persone, in quella fascia di spazio aereo ad oggi ancora non regolamentata, ovvero fino a 1000 piedi di altezza (300 metri)» ha spiegato Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto.

Un esempio è il servizio di air taxi green, in particolare, in caso di emergenze sanitarie, con notevoli vantaggi in termini di
intermodalità con l’attuale rete di trasporti, riducendo i tempi di spostamento tra diversi punti del territorio regionale e interregionale. In questo ambito è previsto a breve l'utilizzo di droni alimentati a idrogeno verde per il trasporto di medicinali, per esempio. 

«Nel nuovo Masterplan al 2037 dell’aeroporto di Venezia abbiamo previsto la realizzazione di due vertiporti, che prevediamo di realizzare a partire dal 2026. Si tratta di infrastrutture all’avanguardia, che consentiranno di inserire il territorio veneto in un sistema integrato a livello nazionale, permettendo collegamenti sostenibili con le principali aree logistiche e di attrazione turistica del territorio», ha aggiunto Marchi, presidente del gruppo Save. (riproduzione riservata)


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