Con una previsione di trasportare tra Italia e Cina circa 70 mila passeggeri nel primo anno, è partito la settimana scorsa il primo collegamento diretto tra Venezia e Shanghai. L'arrivo all'aeroporto Marco Polo dell'Airbus A 330 con a bordo l'ambasciatore italiano a Pechino, Massimo Ambrosetti, che ha voluto così sottolineare l'importanza dell'avvenimento, ha riaperto un canale di comunicazione tra i due paesi, utilizzato nel 2019 da ben 150 mila passeggeri, poi interrotto dalla pandemia di Covid.
Questa volta il collegamento non stop promette secondo i calcoli della Save, gestore del Marco Polo, terzo scalo intercontinentale italiano, e di China Eastern Airlines che effettua il volo, di aumentare il traffico considerando che l’attivazione di ogni collegamento di lungo raggio stimola significativamente i flussi di passeggeri e merci.
«Il collegamento segna l’inizio di una nuova stagione di scambi e relazioni con la Cina e l’Estremo Oriente che porterà a ulteriori sviluppi di nuove linee, in un dialogo con quest’area del mondo che Venezia ha storicamente nelle sue corde» ha sottolineato Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save, «questo collegamento è il coronamento di un lavoro di anni, fatto di studi, analisi approfondite, contatti costruttivi con China Eastern, a cui si aggiungono la collaborazione con l’aeroporto dihanghai e il fondamentale supporto del Governo italiano».
«Il nuovo collegamento tra Venezia e Shanghai cade nell’anno dei 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo, figura simbolica di dialogo tra Oriente ed Occidente e delle relazioni tra Italia e Cina», ha evidenziato l'ambasciatore italiano Albrosetti, «questo rinnovato rapporto si alimenta anche dei rapporti people-to-people che il volo contribuirà a favorire, non solo in termini turistici, ma anche di scambi commerciali, accademici e culturali, dando ulteriore rilievo alle storiche relazioni tra il Nord-Est italiano e la Cina».
Per Venezia e l’ampio territorio servito dall’aeroporto costituisce un valore aggiunto, permettendo di raggiungere Shanghai in circa dodici ore, con un risparmio del 40 per cento di tempo rispetto a soluzioni di viaggio che comportano più passaggi, garantendo nel contempo una capillarità di prosecuzioni all’interno del mercato cinese.
China Eastern Airlines, la più grande compagnia aerea cinese con base a Shanghai, ha attualmente un network di rotte che raggiunge 1050 destinazioni in 166 paesi e regioni speciali, trasportando ogni anno circa 1,5 miliardi di passeggeri. Vanta una flotta di oltre 800 aerei di ultima generazione, tra cui modelli a fusoliera larga all’avanguardia con connessione Wi-Fi a bordo.
Oltre alla vasta rete di voli, il punto di forza della compagnia è l’appartenenza all’alleanza SkyTeam, attiva all’aeroporto di Venezia con circa 260 voli settimanali. Il nuovo collegamento, che opererà tre volte a settimana (martedì, giovedì, sabato) servirà e stimolerà tutti i segmenti di traffico: turismo, business, cargo e VFR (visit friends and relatives).
Il Nord Est è la prima area in Italia per numero di turisti in arrivo dalla Cina, Venezia e Verona insieme costituiscono il 67% delle preferenze di viaggio in Italia per i viaggiatori cinesi (fonte ENIT aprile 2023). Per business e cargo, il Nord Est rappresenta il 13% dei flussi commerciali tra Italia e Cina, con un volume d’affari annuo di circa 10 miliardi di euro, secondo solo all’area milanese.
Save prevede che l’attività cargo raggiungerà 30.000 tonnellate di merce tra import ed export nel primo anno del nuovo volo non-stop. Con circa 70.000 residenti, la comunità cinese nel Nord Est è la seconda più grande in Italia dopo quella della Lombardia. Il nuovo volo favorirà visite e ricongiungimenti familiari, con flussi dalla Cina provenienti principalmente da Shanghai, Wenzhou, Hangzhou (provincia di Zhejiang) e Xiamen (provincia di Fujian). (riproduzione riservata)