Una soluzione per Mirafiori e le sue difficoltà a livello produttivo potrebbe arrivare dalla Cina. Stellantis starebbe valutando di utilizzare lo storico impianto torinese ex Fiat per produrre fino a 150 mila veicoli elettrici a basso costo all’anno insieme al partner cinese Leapmotor, con cui ha siglato lo scorso ottobre un accordo per acquisire circa il 21% del capitale per 1,5 miliardi di euro. E con cui ha dato vita nei Paesi Bassi a una joint venture (Leapmotor Internetional) proprio con l’obiettivo di spingere la vendita di auto elettriche a marchio Leapmotor in Europa, anche iniziando a produrre nel Vecchio Continente.

A riportare l’indiscrezione è Automotive News Europe, che cita fonti secondo le quali le auto a marchio Leapmotor verrebbero costruite nello storico stabilimento Fiat di Mirafiori a Torino, e poi vendute dai concessionari europei di Stellantis, e la produzione potrebbe iniziare già nel 2026 o nel 2027. Lo stesso ceo Carlos Tavares, parlando alla stampa italiana giovedì 15 febbraio, aveva spiegato che Stellantis potrebbe iniziare a produrre in Italia le auto Leapmotor: «Se avessimo l’opportunità, perché economicamente vantaggiosa, di produrre auto per Leapmotor in Italia lo faremmo. In questo modo porteremmo le auto a marchio Leapmotor in Europa da una società che controlliamo». Un portavoce a livello globale di Stellantis ha confermato le dichiarazioni di Tavares ma non ha rilasciato ulteriori commenti e anche un portavoce italiano del gruppo raggiunto da Milano Finanza ha preferito non rilasciare dichiarazioni in merito.

Automotive News Europe cita una fonte a conoscenza diretta dei piani di Stellantis, spiegando che la sua azienda è stata informata che il produttore automobilistico sta valutando la produzione di 150 mila unità all’anno di veicoli avanzati a batteria a Mirafiori. Una seconda fonte ha, invece, riferito che Stellantis sta cercando di capire come produrre in modo redditizio i veicoli di Leapmotor per l’Europa a Torino. Mirafiori oggi produce modelli Maserati a basso volume, e terminerà la produzione del Levante a marzo. Quindi a sostenere i volumi produttivi dell’impianto è la Fiat 500 elettrica, di cui però nel 2023 sono state prodotte circa 80 mila vetture rispetto alle 100 mila previste di fronte a un mercato debole.

Produrre 150 mila auto Leapmotor a Mirafiori sosterrebbe Stellantis nell’impegno assunto insieme al governo italiano di aumentare la produzione italiana a un milione di veicoli entro la fine del decennio, rispetto ai 750 mila del 2023. Servirebbe anche a rispettare i piani della joint venture di Stellantis con la casa cinese, che punta a 500 mila auto vendute al di fuori della Cina entro il 2030, secondo i dati che aveva fornito il gruppo di Tavares lo scorso 31 ottobre in occasione dei dati del terzo trimestre. Inoltre, produrre auto Leapmotor a Mirafiori potrebbe essere utile al gruppo cinese per evitare potenziali dazi punitivi che l’Unione Europea potrebbe imporre sulle importazioni di auto cinesi, dopo l’indagine avviata lo scorso anno dalla Commissione.

Ma sarebbe semplice per Mirafiori “convertirsi” dalle attuali produzioni di modelli premium, come le Maserati, a veicoli elettrici a basso costo come quelli di Leapmotor? No, ma nemmeno impossibile. Leapmotor è uno dei più piccoli player cinesi ma prevede di lanciare cinque modelli da vendere sul mercato globale nei prossimi due anni. Qualche mese fa l’azienda cinese ha presentato ad esempio il suv elettrico C10, ovvero il suo primo modello sviluppato per i mercati internazionali e Leapmotor attualmente vende già la minicar elettrica T03 in Europa: al momento lo fa in Francia attraverso un importatore locale. (riproduzione riservata)