MENU
Industria

Amplifon fa ancora shopping in Australia e rilancia sulla Cina

Accordo per l'acquisizione di Attune Hearing Pty, il maggiore operatore indipendente di servizi di audiologia in Australia, dove il gruppo italiano opera dal 2010 attraverso National Hearing Care. L'operazione comporta un cash-out pari a circa 55 milioni di dollari australiani (34 milioni di euro). Nel mercato cinese il gruppo è entrato a fine 2018


09/01/2020 10:06

di Paola Valentini - Class Editori

vita
Enrico Vita, ceo di Amplifon

Amplifon fa ancora shopping in Australia e allarga la presenza in Estremo Oriente dopo essere sbarcata in Cina nel 2018. L'azienda ha comunicato di aver concluso un accordo per l'acquisizione di Attune Hearing Pty, il maggiore operatore indipendente di servizi di audiologia in Australia. L'operazione comporta un cash-out pari a circa 55 milioni di dollari australiani (34 milioni di euro).

Fondata a Brisbane da un gruppo di otorinolaringoiatri, Attune è specializzata nell’offerta di soluzioni uditive, servizi diagnostici completi, impianti cocleari e altri servizi da oltre 30 anni. La società opera attraverso una rete distributiva di circa 55 punti vendita collocati nelle aree più popolate del Paese: Queensland, New South Wales, Victoria, South Australia e Western Australia.

L'acquisizione, ha spiegato Amplifon, è allineata alla sua strategia che punta a rafforzare ulteriormente la posizione della società nel mercato chiave australiano, combinando il business retail di National Hearing Care con il modello medicale integrato di Attune.

Nell'esercizio chiuso il 30 giugno 2019, la società ha riportato ricavi per circa 30 milioni di dollari australiani (pari a circa 18 milioni di euro). «L'acquisizione di Attune rappresenta un'importante opportunità per consolidare ulteriormente la nostra posizione nell’importante mercato australiano nonché per rafforzare significativamente il nostro rapporto con la comunità medica in Australia», ha commentato Enrico Vita, ceo di Amplifon.

«Puntiamo a replicare il modello a doppio marchio di successo che abbiamo in Nuova Zelanda con Bay Audiology e Dilworth Hearing, e ci aspettiamo che National Hearing Care insieme a Attune costituiscano una piattaforma unica per l’offerta della più alta qualità di hearing care in Australia», ha detto ancora il manager.

Il perfezionamento dell'operazione è atteso entro la fine del primo trimestre del 2020 dopo le autorizzazioni necessarie. L'ingresso in Cina era avvenuto nel novembre del 2018, con la costituzione di una jv, al 51% di Amplifon, con la joint venture con un primario operatore specializzato nell’area di Pechino.

«La Cina e' un mercato estremamente interessante dal momento che è previsto un invecchiamento significativo della popolazione. La Cina, dove oggi abbiamo una presenza limitata, è una delle aree in cui vogliamo investire in maniera importante", ha dichiarato Vita ai microfoni di Class-Cnbc, televisione del gruppo Class Editori , «in questo momento siamo pronti per poter effettuare ulteriori passi, anche magari con altre acquisizioni".

Il mercato cinese dell’hearing care rappresenta per Amplifon un’opportunità rilevante nel medio-lungo termine date la dimensione stimata del mercato e la crescita prevista, l’attuale bassa penetrazione, la struttura altamente frammentata del mercato e, oltretutto, la presenza di un ampio segmento di consumatori che ricercano un servizio di elevata qualità, rappresentando quest’ultimo proprio il segmento in cui opera Amplifon.

La joint venture, denominata Beijing Cohesion Hearing Science & Technology Co. Ltd., ha sede a Pechino e opera attraverso 30 punti vendita, principalmente collocati nell’area di Pechino. Il fatturato previsto nel 2019 è di circa 6 milioni di euro.

Nel mercato australiano Amplifon opera dal 2010 grazie all'acquisizione del maggior operatore locale, National Hearing Care, che aveva aperto  anche i mercati di Nuova Zelanda e India per il gruppo italiano. (riproduzione riservata)


Chiudi finestra
Accedi