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Industria

Dongfeng verso l’addio a Peugeot cerca altri investimenti

Il gruppo cinese sta pensando di uscire dal capitale della casa transalpina.Non è ancora chiaro se cederebbe l’intera partecipazione o solo una quota. Certamente però il gruppo asiatico- legato a Peugeot anche da una joint venture - vuole coordinare la sua azione insieme alla casa francese. per poter investire in altre aree del settore a quattro ruote


08/08/2019 10:56

di Luciano Mondellini - Class Editori

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Carlos Tavares, numero uno di Peugeot

Sono giorni caldi per il settore automobilistico. E infatti mentre Renault e Nissan studiano come ristrutturare la loro alleanza (con Fca alla finestra) potrebbe essere l’altra casa transalpina, Psa Peugeot-Citroen, ad essere coinvolta per prima in una concreta operazione di m&a. Secondo quanto riportato ieri dall’agenzia Bloomberg, infatti, il gruppo cinese Dongfeng, che con il 12,2% è uno dei tra maggiori azionisti di Peugeot (insieme alla famiglia omonima e allo Stato francese), sta valutando la cessione della quota nella casa automobilistica transalpina.

Non è ancora chiaro se Dongfeng cederebbe l’intera partecipazione o solo una quota. Certamente però il gruppo asiatico- legato a Peugeot anche da una joint venture - vuole coordinare la sua azione insieme alla casa francese. Insomma, qualora l’operazione andasse in porto, non si dovrebbe sollevare il putiferio economico-politico che ha caratterizzato la questione Renault.


Bisogna ricordare che Dongfeng era entrata in Peugeot nel 2014 assieme allo Stato francese, in quello che nei fatti è stato un salvataggio la casa transalpina dal tracollo finanziario. E in questo senso la mossa dei cinesi c è stato fruttuosa visto che venne realizzato al prezzo di 7,50 euro, mentre ora i titoli del Leone alla borsa di Parigi trattano sui 19,8 euro.


Da quanto trapela Dongfeng vorrebbe monetizzare l’investimento (ai prezzi di borsa l’operazione potrebbe portare nelle casse del gruppo cinese circa 2,2 miliardi rispetto agli 800 milioni spesi nel 2014) per poter investire in altre aree del settore a quattro ruote, In particolare nelle aree dell’auto elettrica o a guida autonoma.


Per quanto riguarda Peugeot, invece va ricordato come qualche settimana fa il ceo Carlos Tavares, l’ex numero due di Carlos Ghosn in Renault diventato ora l’artefice della rinascita del Leone in questi anni, aveva detto che Psa era aperta a qualsiasi opportunità di m&a che potesse creare valore nel lungo termine per la società. E non a caso quest’inverno ci sono stati anche dei colloqui con Fca per capire se ci potessero essere margini per una aggregazione tra il Leone e il Lingotto (d’altronde i rapporti tra la famiglia Peugeot e gli Agnelli-Elkann sono storicamente ottimi). I colloqui non hanno portato però a nulla di concreto e Fca ha dirottato le proprie ambizioni su Renault prime che l’intervento presidenziale di Emmanuel Macron bloccasse l’operazione. (riproduzione riservata)


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