C'è anche la partecipazione nella joint-venture in Cina tra gli asset Teksid per laproduzione di componentiin ghisa che Fca ha ceduto alla brasiliana Tupy Sa per 210 milioni di dollari. Oltre che la partecipazione in Cina nell'operazione rientrano gli stabilimenti di produzione di ghisa di Teksid in Brasile, Messico, Polonia e Portogallo.
Non rientra, invece, nell'ambito dell'operazione il business alluminio di Teksid che rimane un asset strategico nel portafoglio di Fca. L'acquisizione consentirà invece a Tupy di espandere il proprio business e di affrontare con maggiore successo le future sfide di settore. Inoltre, la società risultante ha ricavi per 1,5 miliardi di euro e conta oltre 20.000 dipendenti.
"Tupy è sempre stato un fornitore strategico nel settore dei componenti strutturali in ghisa. Insieme, Teksid e Tupy continueranno a sviluppare nuove tecnologie per sostenere la continuita' del successo dei nostri prodotti", ha sottolineato Scott Garberding, Global Chief Manufacturing Officer di Fca. "L'operazione rappresenta un altro passo importante nell'implementazione del business plan di Fca". Teksid "è riconosciuta in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti e per l'eccezionale talento e la competenza tecnica dei suoi team. Siamo impazienti di dare il benvenuto ai nostri colleghi di Teksid e costruire insieme un'azienda ancora più forte in futuro", ha dichiarato Fernando de Rizzo, ceo di Tupy.
"L'unione proposta di risorse, persone e conoscenze consentira' un significativo aumento della nostra capacità di sviluppare nuove tecnologie e di offrire ai nostri clienti in tutto il mondo prodotti e servizi superior a valore aggiunto". Inoltre, la transazione dovrebbe rafforzare la partnership strategica tra Tupy e Fca che, a seguito del closing, rimarrà uno dei principali clienti del nuovo gruppo Tupy - Teksid.
Nel piano di riorganizzazione del gruppo Fca, in seguito all'accordo annunciato questa settimana con i francesi di Psa, in cui rientrano anche i cinesi di Donfeng, la prossima mosa riguarda i robot di Comau, che in seguito alla fusione è stata scorporata dal punto di vista azionario dal gruppo Fca ed è ora direttamente controllata da Exor.
Secondo gli analisti la mossa prelude alla vendita della società, pur essendo leader riconosciuto a livello internazionale. Tra l'altro Comau è forte sul mercato cinese dove produce in quattro stabilimenti, con oltre mille dipendenti e un innovation center. «Nei prossimi tre anni venderemo più robot in Cina che nel resto del mondo», aveva dichiarato Mario Fenzi, ceo di Comau, un anno fa a MF International.(riproduzione riservata)