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Industria

Ferrari, ancora record di vendite in Cina grazie alle nuove supercar

I modelli Roma e la SF90 Stradale, che sono anche i più cari, spingono il fatturato del gruppo di Maranello nel grande mercato che comprende anche Taiwan e Hong Kong. Il fatturato totale del gruppo supera il miliardo nel terzo trimestre battendo anche i risultati record del 2019


04/11/2021 17:17

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
La Ferrari Roma

Il "benessere diffuso" auspicato dal presidente Xi Jinping ha prodotto un altro risultato record per la Ferrari, che quest'anno ha messo a segno una superperformance di vendite, in particolare nel terzo trimestre, e non solo rispetto al 2020 ma soprattutto al 2019.

Per la casa di Maranello, due anni fa le consegne nella grande Cina, che comprende anche Taiwan e Hong Kong, si erano fermate a 159 supercar, quest'anno sono schizzate a 249 con una crescita del 56% mentre il fatturato in quel mercato è più che raddoppiato grazie ai nuovi modelli, in particolare la Ferrari Roma e la SF90 Stradale, particolarmente apprezzati nell'ex celeste Impero. 

«I forti risultati del terzo trimestre sono un importante passo avanti verso la guidance 2021 rivista al rialzo. Le eccezionali relazioni con i clienti, fondamentali per conseguire la crescita a doppia cifra nel trimestre e da inizio anno, si riflettono nella raccolta ordini record a livello globale, in particolare in Cina e USA», ha spiegato Benedetto Vigna, il neo (da settembre) ceo di Maranello che festeggia così l'esordio alla guida.

«Questi risultati, con la solidità della nostra visione e il team che ho l’onore di guidare mi consentono di guardare al futuro con grande fiducia e ottimismo», ha concluso.

La performance del mercato cinese si inquadra in un contesto di forti risultati su tutti i mercati che hanno spinto a consegnare nel trimestre 2.750 unità, in aumento del 18,9% rispetto al 2020 e dell’11,2% rispetto al 2019, con ricavi netti di poco superiore al miliardo di euro, in crescita del 18,6% rispetto all’anno precedente e del 15,1% rispetto al 2019.

Impressionante la performance sulla redditività con un ebitda (371 milioni) che si avvicina al 40% del fatturato, in aumento del 12,4% rispetto all’anno precedente e del 19,6% rispetto al 2019. Ma il dato ancora più interessante dal punto di vista amministrativo è la generazione di liquidità, ben 242 milioni (free cash flow) con cui sono stati ampiamente coperti gli investimenti per 189 milioni.

Per quanto riguarda la Cina in particolare, c'è da notare che le vendite nei tre mesi estivi di quest'anno hanno raggiunto le vendite realizzate in 12 mesi dal 2015 al 2018. (riproduzione riservata)


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