Le ambizioni globali della China National Tobacco possono rivelarsi un propulsore per Gima TT, controllata dal gruppo Ima della famiglia Vacchi. Secondo quanto riporta il Financial Times, infatti, al monopolista cinese il più grande mercato delle sigarette al mondo, del quale detiene oltre il 90% delle quote, va ormai stretto.
Anche perché la Cina non è immune dal trend dei mercati sviluppati in termini di calo dei fumatori. Spinto dal rallentamento economico locale e dalla maggiore attenzione per la salute, nonché dagli effetti della campagna contro la corruzione che vede le sigarette, in particolar modo quelle di fascia alta, uno degli obiettivi da colpire, il colosso di Stato è intenzionato a sfidare i concorrenti occidentali su scala globale, allargando il tradizionale bacino dell'export nei Paesi asiatici, e a introdurre prodotti di nuova generazione nel mercato domestico.
Non a caso lo scorso anno il gruppo ha designato la controllata China Tobacco International come “piattaforma internazionale per l’espansione dell’industria del tabacco cinese” così come si legge nei documenti per la quotazione a Hong Kong
"Si tratterebbe di un'importante opportunità per Gima TT , recentemente entrata nel mercato cinese, ma anche in questo caso il timing delle decisioni è difficile da prevedere", scrivono gli analisti di Equita, pur precisando che il timing delle decisioni è difficile da prevedere.
A luglio 2018 la società del gruppo bolognese Ima guidato da Alberto Vacchi ha siglato con la Shanghai Tobacco Machinery, controllata dal monopolio dello Stato, un accordo per la fornitura di confezionamenti per sigarette.
La commessa ha permesso la propria base clienti, estendendo la presenza in Asia oltre a Giappone, Corea, Singapore, Indonesia, Cambogia ed Hong Kong. L'intesa, sottoscritta è stata il traguardo di un percorso iniziato l’anno prima con il riconoscimento di Gima Tt quale fornitore certificato dal governo.
“La Cina rappresenta il principale mercato mondiale per il consumo di tabacco e offre un potenziale altrettanto significativo nello sviluppo dei prodotti di nuova generazione, area di nostra specializzazione. Questo primo progetto è estremamente rilevante, in quanto rappresenta l'accesso a future forniture di linee di confezionamento non solo per le sigarette convenzionali, ma soprattutto per i prodotti di nuova generazione”, spiegava un anno fa l’amministratore delegato Fiorenzo Draghetti a colloquio con MF-Milano Finanza.
La società , quotata da ottobre 2017 allo Star di Piazza Affari, ha chiuso il 2018 con ricavi per 182,9 milioni di euro, in aumento del 20,5% rispetto ai 151,8 milioni realizzati l’anno precedente.