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Industria

I costruttori di auto elettriche cinesi pronti a vendere in Europa

Insieme a Byd, Dongfeng e Geely, con Volvo e Lotus,si stanno affacciando anche le startup full-electric come Aiways e Nio, che in Cina sta facendo concorrenza a Tesla, il cui esordio è atteso nel secondo semestre di quest'anno. I numeri del mercato europeo sono ancora bassi rispetto alla Cina, ma anche qui stanno crescendo rapidamente. Determinanti sono i canali commerciali


24/03/2021 12:25

di Nicola Carosielli - Class Editori

settimanale
William Li Bin, fondatore e ceo di Neo, la Tesla cinese

I costruttori di auto elettriche cinesi sono pronti a muovere verso l’Europa, confermando così l’inizio di uno dei grandi temi che animerà il settore quest’anno. Una tendenza avviata già durante lo scorso anno, considerando che secondo l’ultimo European Electric Car Report, il volume totale delle vendite dei marchi cinesi di veicoli elettrici nei 18 principali mercati automobilistici europei è stato di 23.836 unità nel 2020, cioè 13 volte in più rispetto lo stesso periodo nel 2019, per una quota di mercato ormai pari al 3,3%.

Byd, Dongfeng, Geely sono solo alcuni dei gruppi in netta ascesa nei confini europei, con programmi focalizzati non solo sulla vendita di auto elettriche ma anche di componentistica. Per esempio Byd, il gruppo di Shenzen che vede tra i suoi azionisti anche Warren Buffett e già fornitrice di autobus elettrici in alcune città come Torino, è in procinto di aprire la sua prima fabbrica per la costruzione di batterie in Europa, con l’obiettivo di arrivare alla distribuzione di componenti per la clientela retail del Vecchio Continente, espandendo quindi il proprio business.

Nonostante non si sappia ancora dove la factory avrà sede, il piano è in fase avanzata come conferma l’apertura delle candidature per ingegneri da inserire nella fabbrica. Una mossa che fa seguito per esempio a quella fatta dall’altro produttore di batterie elettriche Catl, entrato in Europa a fine 2019 con una fabbrica in Germania.

Ma c’è anche chi ha fatto un passo ulteriore. La sudcoreana Sk Holdings ha unito le forze con il costruttore Geely, proprietario di Volvo e Lotus, tra gli altri brand, lanciando un fondo d’investimento con un target di raccolta di 300 milioni di dollari che investirà in società di tecnologia della mobilità. Tra i vari target vi sono gruppi che possono sviluppare sinergie con la sussidiaria di batterie per veicoli elettrici Sk Innovation e con la rete del gruppo fondato da Shu Fu Li.

Tra chi è già riuscito a mettere un piede in Europa si trovano alcune startup come Aiways, che ha lanciato lo scorso anno la versione europea del suo U5 full electric ed è già presente in Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio e altri Paesi europei. Il fondatore di Aiways, Fu Qiang ha spiegato in una recente intervista che sono state «la carenza di modelli di veicoli elettrici e la polarizzazione delle fasce di prezzo tra le aziende europee a creare le condizioni per l’ingresso dei marchi cinesi di veicoli elettrici».

Xpeng Motor, altra startup di veicoli elettrici, ha dichiarato lo scorso febbraio di aver spedito il secondo lotto del Suv G3 in Norvegia, mentre Saic (già azionista di MG) è entrata da ottobre 2020 in nove paesi tra cui Uk, Irlanda, Norvegia, Spagna, Paesi Bassi e Belgio. Nel secondo semestre di quest'anno potrebbe esordire la Nio di Shanghai che in Cina sta facendo concorrenza serrata alla Tesla, secondo voci di mercato.

Questre mosse indicano la trasformazione del mercato e la sfida lanciata ai player storici, anche grazie all’uso di nuovi strumenti. «Queste case hanno chiara la necessità di ricorrere al digitale adesso che la pandemia ha spinto la digitalizzazione del processo di scelta e acquisto dell’auto; mi aspetto un aumento degli investimenti in questo senso e che il mercato si sposterà sui nuovi canali», ha osservato Marco Marlia, ceo e co-founder di MotorK L'integrazione fra le grandi piattaforme di e-commerce e costruttori di auto o di componenti è un processo già avanzato in Cina, dove quasi quotidianamente si registrano notizie di trattative in corso e nuove alleanze. (riproduzione riservata)


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