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Industria

India, Cina e Stati Uniti tirano le esportazioni lombarde

I distretti industriali della regione crescono più della media italiana, anche se nel quarto trimestre del 2018 c'è stato un rallentamento del trend. Nell'analisi sui 12 mesi del 2018, Germania e Francia restano i mercati di sbocco più importanti, mentre le criticità siconcentrano su Regno Unito, Turchia, Russia e Algeria


03/05/2019 18:53

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

export

Cina e soprattutto India sono stati i cavalli vincenti delle esportazioni nei mercati extra Unione Europea dei distretti industriali della Lombardia nel 2018. Lo ha accertato il periodico Monitor di Intesa Sanpaolo, che nel suo check trimestrale ha misurato gli andamenti nel quarto trimestre del 2018 mettendoli a confronto con i mesi precedenti.

L'export lombardo in Cina è cresciuto complessivamente del 4,2% nel 2018, con un settimo posto assoluto nella classifica regionale, in India del 21,5%. Complessivamente, secondo dati Istat per l'intero panopraa industriale della Lombardia,  nel quarto trimestre 2018 la crescita delle esportazioni risulta più intensa verso i paesi extra UE con aumento del 7,3%, piuttosto che verso i paesi dell'Unione Europea che registrano un aumento del +3,9%, diversamente da quanto registrato nel trimestre precedente. 

Tuttavia sono ancora i mercati maturi dell'Europa continentale a rappresentare le performance migliori dell'export lombardo, sia nel quarto trimestre 2018, quando hanno segnato un +3,5%, sia nel complesso dell'anno, con una crescita cumulativa del 6,4%. Germania, Francia e Spagna, se considerati congiuntamente, valgono più di un terzo delle esportazioni distrettuali della regione.

Germania e Francia si sono distinti anche per una buona dinamica di crescita sul 2017: +6,7% le vendite in Germania (+281 milioni di euro) e +6,2% in Francia (+157 milioni di euro), nonostante incrementi più contenuti si siano verificati nel quarto trimestre.

Anche gli Stati Uniti sono stati protagonisti della classifica di export 2018 (+13,5% la performance cumulativa, ovvero +211 milioni di euro), sebbene con risultati molto polarizzati a livello settoriale (dove resta da monitorare la situazione della siderurgia, dopo l'introduzione dei dazi nel giugno 2018) e di singoli distretti.

Bene i mercati dell'Est europeo con la Repubblica Ceca, +14,5%, che segna la performance migliore.

Le maggiori criticità sisono segnalate verso il Regno Unito (-1,9%), Turchia, Federazione russa e Algeria, legata al mondo dell'acciaio, soprattutto per costruzioni, smorzando gli effetti positivi derivanti dall'incremento delle vendite nel resto dei paesi. 

Ancora in flessione le esportazioni dirette ai nuovi mercati, nel trimestre ottobre-dicembre (-3,9%). Solo la temporanea ripresa che si era osservata nel secondo trimestre consente ai mercati emergenti di contenere al -0,8 il calo del 2018 sul 2017. 

Nel complesso il quarto trimestre del 2018 ha chiuso per i distretti lombardi con una sostanziale stabilità (+0,7%), ma va tenuto conto che il confronto avviene con un quarto trimestre 2017 particolarmente brillante, che aveva registrato un incremento del 9,8% sul 2016.

Sommando i risultati dei tre trimestri precedenti, ed in particolare la performance molto positiva del primo semestre 2018, lo scorso anno si e' chiuso con un aumento complessivo di export del 3,8% (quantificabile in circa 109 milioni di euro in più), tra i migliori risultati dell'aggregato distrettuale nazionale, dove la crescita media annua delle esportazioni e' stata del 2,2%.

 

Per quanto riguarda i singoli distretti, 16 realtà su 23 monitorate hanno registrato esportazioni in crescita superiore all'1% nel 2018. Tra i distretti best performer, che si posizionano ai primi dieci posti della classifica regionale per evoluzione dell'export 2018, emergono cinque realtà della metalmeccanica: lavorazione dei metalli Valle dell'Arno (+14%), metalli di Brescia (+8,9%), rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (+6,4%), metalmeccanico del basso mantovano (+5,5%), meccanica strumentale di Bergamo (+3,3%). Si tratta di realta' che beneficiano di un ventaglio eterogeneo di sbocchi commerciali, con un raggio medio di esportazione che si sta allungando sempre di più, grazie anche al peso crescente dei nuovi mercati.

Particolarmente dinamico anche l'export 2018 della gomma del Sebino Bergamasco (+7,4%), nonostante il sopraggiunto rallentamento della domanda proveniente dalle imprese tedesche dell'automotive, e delle calzature di Vigevano (+6,6%), trainato dai mercati del lusso. Superiore alla media anche la performance dei due distretti del legno, ovvero legno e arredamento della Brianza (+5,7%) e legno di Casalasco-Viadanese (+3,6%), e del riso di Pavia (+4,3%).

Anche i dati della camera di commercio di Milano (su dati Istat) per l'intero panorama industriale della regione hanno confermato esportazioni in aumento del 5,2% nel 2018, per un valore che ha superato 127 miliardi di euro.

Hanno sostenuto maggiormente la crescita dell'export lombardo nell'ultimo quarto dell'anno gli articoli farmaceutici con una crescita del 37,6%, i prodotti tessili, pelli ed accessori in aumento dell’11,3%, e i computer e gli apparecchi elettronici con un aumento trimestrale del 9,9%.

Buono anche il ritmo di crescita gli altri prodotti delle attività manifatturiere, in prevalenza mobili (+4,9%), la gomma e le materie plastiche (+4,2%) e le sostanze e i prodotti chimici (+4,0%). Aumenta l'export di metalli di base e prodotti in metallo (+3,5%) e, con minor intensità, quello di macchinari e apparecchi (+0,8%).

Considerando tutto il 2018 la differenza si attenua: aumento dell’export pari al 5,3% i paesi extra UE e del 5,1% verso i paesi dell'Unione Europea.

 


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