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Industria

Italia-Cina, la premier Meloni a Pechino il 28 e il 29 luglio

Il capo del governo italiano spera di stringere sugli accordi di partnership con i cinesi non solo nell'auto elettrica ma anche nelle energie rinnovabili e nei bus elettrici. Inaugurerà le mostre dedicate a Marco Polo a Pechino e Shanghai. Intanto il ministro Urso ha concluso la sua due giorni di apripista incontrando le autorità cinesi e gli imprenditori


05/07/2024 17:05

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Giorgia Meloni, primo ministro italiano

In un clima tuttosommato positivo per i rapporti bilaterali Italia-Cina, e nonostante i ripetuti allarmi per le ritorsioni cinesi ai dazi varati dalla Ue sull'import di auto elettriche dalla Cina, la missione di Adolfo Urso a Pechino si è conclusa con un rilancio.

La premier Giorgia Meloni sarà nella capitale cinese e, probabilmente anche a Shanghai, il 28 e il 29 luglio prossimi, e inaugurerà le grandi mostre celebrative che l'Italia, con il benestare cinese, ha voluto dedicare a Marco Polo nel settecentenario della sua morte.

Sarà forse quella l'occasione per tirare le fila della rete che il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha tentato di stringere anche in questi due giorni, incontrando imprenditori e autorità di governo, per sollecitare Pechino e i suoi manager a guardare alle opportunità di investire in Italia, magari con qualche incentivo da parte di Roma.

«Questa mattina (5 luglio, ndr) ho incontrato Ma Lei, ceo di Dongfeng, azienda specializzata in prodotti avanzati per la mobilità elettrica. Il ceo, nell`ottica della loro strategia di espansione, ha illustrato le loro aspirazioni a cooperazioni nel lungo termine. Li ho invitati a guardare al nostro Paese come possibile mercato per futuri investimenti», ha fatto sapere Urso.

Nel secondo giorno della sua visita ufficiale, Urso ha avuto una serie di incontri istituzionali: prima con il Segretario Generale del PCC della Municipalità di Pechino, Yin Li, autorevole membro del Politburo, e successivamente con il ministro dell`Industria e della Tecnologia dell`Informazione cinese, Jin Zhuanglong, con il quale si è deciso di realizzare un memorandum di cooperazione industriale tra i due ministeri.

«Siamo convinti che si possa aprire una nuova e più importante fase nel partneriato strategico tra l`Italia e la Cina. È il momento giusto per fare di più e di meglio: da una partnership commerciale si può fare un salto di qualità e arrivare a una partnership industriale, specialmente nei settori della tecnologia green, della mobilità elettrica e della farmaceutica, che penso possa essere utile anche alla nostra Europa», ha detto ancora Urso. «L`obiettivo è fare dell`Italia una piattaforma produttiva che evidenzi questa nuova tipologia di cooperazione win-win tra Italia e Cina».

Durante le due riunioni Urso ha ribadito l`opportunità di rafforzare ulteriormente i legami tra le due nazioni, dando un nuovo slancio ai rapporti bilaterali per arrivare così a collaborazioni fruttuose in campo industriale tra imprese italiane e cinesi.

Nel corso della sua visita il ministro Urso ha incontrato le società cinesi produttrici auto: prima con i vertici di Dongfeng, poi con David Zhang, General Manager di JAC, ai cui incontri ha partecipato il presidente di ANFIA, Vavassori, che ha sottolineato la piena collaborazione delle imprese della componentistica del'automotive.

Ieri, prima del ricevimento all'Istituto italiano di cultura con i rappresentanti di grandi e piccole imprese, il ministro italiano aveva incontrato anche i vertici di altri due player internazionali sulla mobilità elettrica, quali Chery, la casa automobilistica più presente all'estero, e CCIG, interessata alla produzione di bus elettrici in Italia.

Urso ha avuto un colloquio con il presidente della società Ming Yang, Zhang Chuanwei, incontro al quale hanno partecipato anche i rappresentanti del Gruppo Toto, per approfondire i temi dello sviluppo e della tecnologia per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare di eolico offshore floating e delle turbine necessarie.

Il ministro ha ribadito che l`Italia è «un ambiente dinamico, stimolante e ricco di opportunità e che il governo è pronto a sostenere questi importanti player internazionali per garantire il successo delle iniziative produttive cinesi in Italia». (riproduzione riservata)

 


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