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Industria

Iveco, forse già in settimana l'offerta Faw da 3,5 miliardi

Il gruppo cinese per rilevare il 100% di Iveco, esclusa la divisione dedicata ai veicoli militari, e una quota di maggioranza in Fpt. Nell’offerta non dovrebbe invece rientrare la joint-venture fra Iveco e la statunitense Nikola volta a produrre camion a idrogeno.


13/04/2021 12:26

di Mauro Romano - Class Editori

Iveco-Faw

Il gruppo cinese Faw ha concluso la due diligence su Iveco ed è pronto a presentare un’offerta alla controllante Cnh. Secondo indiscrezioni raccolte da MF-Milano Finanza, la proposta dovrebbe arrivare entro la fine di questa settimana e alcune fonti indicano nel 15 aprile la data più probabile. Faw potrebbe mettere sul piatto oltre 3,5 miliardi per rilevare il 100% di Iveco, esclusa la divisione dedicata ai veicoli militari, e una quota di maggioranza in Fpt. Nell’offerta non dovrebbe invece rientrare la joint-venture fra Iveco e la statunitense Nikola volta a produrre camion a idrogeno.

L’esclusione di Iveco Defence dal perimetro della proposta Iveco Defence è volta a escludere l’affare dall’attuale ambito di applicazione del golden power. Il governo italiano pare però orientato a estendere il proprio potere di veto all’intera filiera dell’auto in modo da poter valutare anche l’eventuale operazione sull’asse Cnh-Faw, gruppo controllato dallo Stato cinese.

«Stiamo valutando la possibilità di estendere l’ambito di applicazione della normativa golden power anche a filiere che allo stato ne sono escluse e che rivestono invece un evidente rilievo nell’assetto economico nazionale», ha rivelato ieri il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. I settori dell’automotive e della siderurgia, ha aggiunto, sono ««particolarmente bisognosi di interventi di sostegno per il loro carattere strategico e per il fatto di essere particolarmente esposti alla concorrenza cinese». Il provvedimento è auspicato da più parti e non dovrebbe perciò tardare. In serata il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è detto infatti «d’accordo con il ministro Giorgetti».I sindacati chiedono invece chiarezza sul futuro degli stabilimenti Iveco in Italia, a prescindere dalla nazionalità del loro proprietario. (riproduzione riservata)


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