La Motor Valley emiliana accende una nuova stella nella storica capitale, Reggio Emilia, della meccanica che si è evoluta nella meccatronica, la meccanica intelligente. Nascerà, infatti, sul suo territorio il centro ricerche e l’unità produttiva voluta dalla joint venture che unisce il colosso cinese dell’automotive Faw e l’americana Silk Ev per creare una vettura, una supercar elettrica, la Hongqi S9, che si posizionerà nella fascia premium al top nella mobilità che unisce lusso, prestazioni stradali altissime e la sostenibilità.
L'annuncio della scelta della sede produttiva è stato dato oggi dal presidente della regione Stefano Bonaccini e dal presidente della società sino-americana, Jonathan Krane.
L'investimento, oltre un miliardo di euro, è la più importante operazione greenfield fatta in Italia negli ultimi anni. L'obiettivo è un rapido avvio dei cantieri per completare in un paio d’anni (inizio 2023) l’apparato produttivo che darà lavoro a mille dipendenti in gran parte posizionati tra i profili più innovativi dell’ingegneria legata al digital automotive.
L’area scelta per lo stabilimento, il cuore pulsante di Silk-Faw, è di circa 320mila metri quadrati vocata a sviluppo produttivo e urbanizzata, in località Gavassa nella nord est della città a pochi minuti dal casello Austradale A1 e dalla stazione ferroviaria Mediopadana (l’Alta Velocità) connessa con la tangenziale nord della città dove è nato il primo Tricolore, la bandiera italiana.
“Oggi è un punto di partenza, abbiamo davanti una grande occasione di lavoro e sviluppo – per tante imprese e per la rete della subfornitura made in Reggio e made in Emilia Romagna” ha detto Fabio Storchi presidente di Unindustria Reggio Emilia.
“E’ una giornata storica per Reggio Emilia, città che ha scelto innovazione e sostenibilità, per guardare al futuro – ha detto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi – una scelta che si integra a pieno titolo nel sistema automotive del futuro che vede in rapida crescita la trazione elettrica. Nel giugno scorso abbiamo avviato i primi contatti con Jonathan Krane e abbiamo affrontato con convinzione sapendo che altre aree della Motor Valley emiliana hanno le carte in regola per accogliere questo investimento».
«È una vittoria condivisa, ne risulterà accresciuta la competitività economica dell’intero territorio. Il centro ricerche e l’unità produttiva della supercar voluta da Silk Ev e Faw in qualche modo traccia una linea di continuità con la forte spinta verso il futuro che le storiche Officine Reggiane, producendo aerei treni e altre tecnologie hanno fatto germogliare fornendo “capitale umano” per un tessuto di aziende che oggi sanno collaborare, fare insieme, e con un polo della formazione, università e alta formazione professionalizzante, in fase di forte potenziamento», ha aggiunto Vacchi.
Il primo prototipo della Hongqi S9 è nato nella factory della Dallara Automobili a Varano de Melegari nel parmense dove nascono auto da corsa e auto corsa elettriche.
Bonaccini ha ricordato che la scelta di Reggio Emilia «è la conferma della capacità della via Emilia di attrarre investimenti di standing mondiale e un segnale che Usa, Cina e Italia possono collaborare sulla strada dello sviluppo. Inoltre la nuova Silk-Faw è la conferma di una vocazione territoriale unica al mondo verso tutto quello che ruota intorno ai motori».
«Attireremo a Reggio Emilia nuove risorse umane di altissimo profilo», ha sottolineato Jonathan Krane, presidente di di Silk-FAW e anima di Silk EV, società internazionale di ingegneria e design automotive, «perché siamo in una posizione centrale tra Bologna e Milano dove corre lo sviluppo. Qui verranno progettati e realizzati una serie di veicoli sportivi di ultra-lusso completamente elettrici e ibridi della serie S di Hongqi: Hongqi S9, la prima della serie “S”, progettata da Walter De Silva, ma anche la Hongqi S7».
Las nuova fabbrica ospiterà la produzione non solo della Hongqi S9, la prima della serie “S”, progettata da Walter De Silva e svelata all’Autoshow di Shanghai, VP Styling and Design di Silk-FAW, ma sarà anche sito di manifattura della Hongqi S7. Con l’obiettivo di accelerare la continua crescita di Silk-FAW, la società aveva annunciato la scorsa settimana l’ingresso di Amedeo Felisa come Special Advisor del presidente Krane e membro del Senior Advisory Board.
La Motor Valley dell’Emilia-Romagna è un distretto industriale unico al mondo forte di 16.500 aziende e oltre 90mila addetti, con 16 miliardi di fatturato annuo e un export di 7 miliardi. Qui hanno radici e sede marchi noti in tutto il mondo: Automobili Lamborghini, Dallara, Ducati, Ferrari, Haas, Magneti Marelli, Maserati, Pagani e Toro Rosso.
La Rete regionale dei Tecnopoli è formata da 10 infrastrutture, dislocate in 20 sedi sul territorio dell’Emilia-Romagna, che ospitano e organizzano attività e servizi specializzati a supporto dell’innovazione delle imprese, delle persone e del territorio. La Rete favorisce la circolazione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, in stretta sinergia con la ricerca industriale emiliano-romagnola. Insieme ai Laboratori di ricerca industriale – promossi da università e centri di ricerca – e ai Centri per l’innovazione, fanno parte della Rete regionale Alta Tecnologia.
China FAW Group Corporation (FAW), già China First Automobile Works, è stata fondata il 15 luglio 1953, quando fu costruito il suo primo impianto di assemblaggio. FAW è uno dei più antichi e grandi produttori automobilistici cinesi, conta più di 130.000 dipendenti, un capitale sociale di 35,4 miliardi di RMB e un patrimonio totale di 457,83 miliardi di RMB. Gli impianti di produzione di FAW si trovano nelle province di Jilin, Liaoning e Heilongjiang, nella Cina nordorientale, nella provincia di Shandong e nella municipalità di Tianjin, nella regione autonoma di Guangxi Zhuang e nella provincia di Hainan, nella Cina meridionale, nella provincia di Sichuan e nella provincia dello Yunnan, nella Cina sud-occidentale.
Il Gruppo possiede i marchi Hongqi, Bestune e Jiefang. Nel 2019, FAW ha venduto 3,464 milioni di vetture. I ricavi delle vendite del Gruppo nel 2019 sono stati pari a 620 miliardi di RMB, mentre gli utili sono stati pari a 44,05 miliardi di RMB. Il gruppo è all'87° posto nella classifica Fortune Global 500 del 2020.