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Industria

La UE sta preparando i dazi sull'import di auto elettriche cinesi

Da giovedì 7 marzo l'Unione europea avvierà la registrazione doganale delle importazioni di veicoli elettrici (Ev) dalla Cina, il che significa che da quel momento in poi l'export di auto cinesi in Europa potrebbe essere colpito da dazi. La mossa potrebbe spingere i costruttori a fabbricare le auto in Europa


06/03/2024 13:52

di Andrea Boeris - Class Editori

settimanale
Wang Chuanfu, fondatore e presidente di BYD

L'Europa potrebbe imporre dazi, anche retroattivi, sulle auto elettriche cinesi. La Commissione Europea avvierà a partire da giovedì 7 marzo la registrazione doganale delle importazioni di veicoli elettrici (Ev) dalla Cina, il che significa che da quel momento in poi l'export di auto cinesi in Europa potrebbe essere colpito da dazi se l'indagine commerciale avviata mesi fa dall'Ue dovesse concludere che la produzione di quei veicoli sta ricevendo sussidi statali eccessivi e ingiusti.

La Commissione sta da tempo conducendo un'indagine antisovvenzioni sui veicoli elettrici cinesi a batteria per determinare se imporre tariffe per proteggere la competitività dei produttori dell'Unione Europea. L'indagine dovrebbe concludersi entro novembre, anche se l'Ue potrebbe imporre dazi provvisori già a luglio, secondo Reuters. In un documento appena reso pubblico, la Commissione Ue ha affermato di disporre già di prove sufficienti che tendono a dimostrare che i veicoli elettrici cinesi sono stati sovvenzionati, spiegando anche che le importazioni sono aumentate del 14% su base annuale dall'avvio formale dell'indagine nel mese di ottobre.

La Camera di Commercio cinese presso l'Unione Europea si è detta delusa dalla posizione presa dalla Commissione, aggiungendo che l'incremento delle importazioni dalla Cina non è nient'altro che il segnale della crescente domanda europea di veicoli elettrici. Le case automobilistiche cinesi, tra cui Byd, Saic (con Mg) e altre, stanno puntando all'Europa con una gamma di auto elettriche a batteria a prezzi competitivi, mettendo sotto pressione storici produttori locali di modelli di massa come Stellantis, Volkswagen e Renault. Byd ha anche annunciato a dicembre che costruira' uno stabilimento produttivo in Ungheria per aumentare le vendite in Europa.

L'impianto ungherese dovrebbe però iniziare a produrre auto non prima del 2026. E così Byd, che è diventato il principale produttore mondiale di veicoli elettrici superando Tesla, prevede nel frattempo di aumentare la sua flotta di navi container per il trasporto di autovetture a otto entro due anni, in modo da alzare la capacità di esportazione in tutto il mondo e soprattutto in Europa.

«Byd schiererà sette vettori automobilistici nei prossimi due anni per alleviare la carenza di capacità di spedizione per le esportazioni di automobili», ha detto il fondatore e presidente dell'azienda Wang Chuanfu, come riferisce Nikkei Asia. A gennaio, una nave che trasportava veicoli elettrici di Byd è partita per l'Europa dal porto Xiaomo di Shenzhen. Byd Explorer No. 1, questo il nome della nave, per arrivare nel vecchio continente ha dovuto però allungare la rotta passando dal Sudafrica, per evitare il canale di Suez e il Mar Rosso, dove gli Houthi yemeniti attaccano i cargo di passaggio. (ripoduzione riservata)


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