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Industria

Leonardo protagonista in Sichuan alla grande Fiera aerospaziale

Sedici imprese tra grandi e piccole sono presenti nel Padiglione Italia. Si sono incontrate con le principali imprese cinesi del settore per esaminare possibili forme di collaborazione. Uno dei protagonisti è Leonardo, molto attivo nel settore elicotteri e tecnologie civili e militari, che punta soprattutto sui velivoli per uso commerciale (privato), per la sicurezza e la sanità


01/10/2019 12:07

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

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Il console Castellani, primo a sinistra, all'inaugurazione del Padiglione Italia a Deyang

L'Italia e la sua industria aerospaziale sono protagoniste alla seconda edizione della Sichuan International Aviation & Aerospace Exhibition, la principale fiera del settore aeronautico della Cina del sud ovest, che è incomiciata ieri a Deyang (Chengdu).

La manifestazione, a cui l’Italia partecipa come Paese ospite d’onore, ospiterà fino alla fine della settimana oltre 250 aziende cinesi e straniere, che, su una superficie di oltre 35.000 mq espongono a un pubblico non solo di esperti oltre cento velivoli e le tecnologie d’avanguardia.

Curato dal Consolato Generale d’Italia a Chongqing e da Italian Aerospace Network, il Padiglione Italia si estende su 500 mq e ospita 16 tra grandi, piccole e medie imprese italiane.

«Si tratta di aziende che hanno competenze di eccellenza, valorizzate anche dalla collaborazione con le grandi industrie nazionali, con i centri di ricerca e le università, e che, insieme alle altre imprese italiane del settore, hanno permesso al nostro comparto aeronautico l’acquisizione di posizioni di leadership nel mondo: il quarto posto in Europa ed il settimo a livello globale», ha ricordato il Vice Console d’Italia a Chongqing, Davide Castellani.

Il  Consolato Generale di Chongqing ha anche organizzato, in collaborazione con il Comitato Organizzatore della fiera e con il supporto del Dipartimento del Commercio della Città di Deyang, di Italian Aerospace Network e della società Aero7star, il China-Italy Aviation Industry Cooperation Summit.

L’evento, svoltosi alla presenza di circa 50 rappresentanti di aziende cinesi, ha approfondito le possibili collaborazioni tra le aziende italiane e cinesi del settore aeronautico.

L’industria aerospaziale cinese è uno dei settori più giovani dell’economia del Dragone ma quello con i ritmi di crescita più elevati, con grande impatto sul resto dell’industria dei servizi: oltre 2 mila forme di tecnologia spaziale sono state impiegate nei settore delle telecomunicazioni, del tessile, dell’industria petrolifera, dei trasporti, della medicina e in agricoltura, grazie ai programmi spaziali avviati 25 anni fa.

Parallelamente all’industria aerospaziale si sta sviluppando con grandi investimenti e ingenti risorse il business dell’aviazione civile, un secondo settore di grandi opportunità per l’industria italiana. Il governo cinese sta spendendo un budget di 150 miliardi di dollari per lo sviluppo del settore, da destinare alla costruzione di 500 nuovi aeroporti e più di 5 mila aerei, inclusi elicotteri e jet privati.

«In vista della liberalizzazione degli spazi aerei, assisteremo a un vero e proprio boom dell’aviazione civile per gli aerei di tipo business e commerciali sulle tratte medie», aveva previsto tempo fa Plinio Innocenzi, addetto scientifico presso l’Ambasciata di Pechino, «i player italiani hanno un vantaggio competitivo importante perché sono riconosciuti come i migliori per competenze tecniche, design e qualità».

«Soprattutto nell’elicotteristica e componentistica, la Cina è ancora indietro rispetto ai paesi occidentali e le aziende italiane sono dei validi partner e un punto di riferimento in questi settori».

Leonardo è l'azienda di punta del made in Italy, sia sul settore elicotteri che nelle tecnologie, a terra e in volo, per usi civili e militari. Da qualche mese ha intensificato le consegne di parti dei suoi elicotteri in Cina, che vengono poi assemblati in loco e utilizzati per uso civile, sia per i trasporti privati che per quelli legati alla sicurezza e alla sanità.

«Nei prossimi cinque anni saremo concentrati sull’aumentare la presenza in questo mercato strategico, non solo vendento i velivoli ma garantendo supporto tecnico e addestramento,» ha spiegato a MF Milano Finanza Federico Seghesio, responsabile vendite in Cina della divisione elicotteri di Leonardo, guidata da Gian Piero Cutillo, al vertice della divisione strategica da settembre scorso.

L’obiettivo, in Cina, è vendere elicotteri per almeno il 10% del fatturato della divisione, 3,8 miliardi di euro nel 2018. Le premesse ci sono, a partire dalla conoscenza del mercato, dove finora Leonardo ha venduto oltre 200 macchine.

In Cina il gruppo guidato da Alessandro Profumo è presente dalla fine degli anni 80 con un ufficio di rappresentanza a Pechino. La prima vendita di elicotteri risale al 1996. Dal 2004 ha lavorato in joint venture con Avic, Aviation industry corporation of China, conglomerata attiva nei settori difesa e aeronautica, fornendo dal 2008 elicotteri A 109 e A 139 alla polizia e alla televisione CCTV. L’operazione, 70 milioni di euro, era finalizzata a irrobustire la flotta degli elicotteri utilizzati durante le Olimpiadi cinesi del 2008.

Quell’anno è partita anche la fornitura Sky shuttle, con 5 Agusta Westland da 18 milioni di euro l’uno, per il servizio elishuttle tra Hong Kong e Macao. Ma il grosso business in Cina è l’elisoccorso. Gli elicotteri italiani sono impiegati da Kingwing Sino-US Intercontinental, che svolge la quasi totalità delle attività nel settore.

 Leonardo ha in corso con questa società contratti del valore di 120 milioni di euro per fornire 26 elicotteri che si aggiungeranno alle decine già in servizio. «La domanda di elicotteri ems, emergency medical service, sarà sostenuta dalla necessità di aggiornare le flotte esistenti e di creare partendo da zero, completi sistemi di elisoccorso,» aveva spiegato Seghesio. La flotta fornita da Leonardo dovrebbe arrivare a 109 unità per un totale di 300 milioni di euro di forniture.

E le prospettive sono ghiotte. «Vogliamo intensificare la nostra presenza nei programmi di social rescue, soprattutto l’elisoccorso per i disastri in mare e la joint venture con Avic per il soccorso nel centro del Paese» aveva rivelato il manager. Grazie alle consegne pianificate fino al 2019, Kingwing diventerà tra i più grandi operatori civili al mondo di elicotteri Agusta. L’operazione elisoccorso è anche un banco di prova per entrare nel mercato mainland, vera chiave di volta del business, a partire dall’area di Shentzen, Zuhai e Guangdong.

L’apertura dei cieli al traffico privato promessa dal governo, premessa alla crescita del settore auronautico, uno dei punto forti del piano Made in China 2025, dovrebbe essere la leva decisiva.


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