I Pmi cinesi per il mese di novembre confermano il quadro debole dell'economia del Paese asiatico. L'attività manifatturiera è rimasta in contrazione, appesantita dall'ennesimo calo dei nuovi ordini e da un rallentamento della crescita della produzione, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di statistica.
Il Pmi manifatturiero è sceso a 49,4 punti a novembre dai 49,5 a ottobre, quando l'attività si è contratta dopo una breve ripresa a settembre. Il dato ha deluso il consenso degli economisti a 49,8 punti.
A novembre la produzione è aumentata al ritmo più basso degli ultimi quattro mesi, mentre i nuovi ordini si sono contratti per il secondo mese consecutivo e a un ritmo piùrapido. Anche l'occupazione è diminuita per il nono mese.
Nel frattempo, le pressioni inflazionistiche si sono affievolite a novembre a causa della debolezza della domanda, mentre i prezzi delle principali materie prime sono aumentati al ritmo più contenuto dell'attuale striscia di crescita di cinque mesi, spingendo i produttori a tagliare i prezzi di vendita per il secondo mese consecutivo.
Nonostante le condizioni di mercato complessivamente deboli, i produttori sono diventati più ottimisti a novembre rispetto al mese precedente.
L'attività nel terziario èrimasta sopra quota 50 punti per l'undicesimo mese consecutivo a novembre, anche se il ritmo di espansione si è attestato sui minimi dell'attuale striscia di crescita.
Il Pmi non manifatturiero, che misura l'attività nel settore dei servizi e delle costruzioni del Paese, è sceso ulteriormente a 50,2 punti, raggiungendo quasi la soglia di neutralità, dai 50,6 di ottobre.
I nuovi ordini sono diminuiti per il settimo mese, anche se il ritmo del calo è diminuito rispetto a ottobre. I livelli di personale si sono ridotti per il nono mese consecutivo, ma anche il livello di riduzione dei posti di lavoro si è moderato. La domanda di servizi all'estero ha subito un'ulteriore contrazione a novembre, la più forte dell'attuale serie di ribassi di sette mesi.
A causa della debolezza della domanda, i prezzi dei fattori produttivi sono scesi per il secondo mese consecutivo, spingendo i fornitori di servizi a ridurre anche i prezzi di vendita.
Le aspettative di business dei fornitori di servizi in Cina hanno continuato a essere ottimistiche a novembre, con un'accelerazione del livello di ottimismo a un massimo di cinque mesi.
I Pmi cinesi relativi al mese di novembre "sono scesi, contrariamente alle attese di consenso, segnalando che l'attività manifatturiera nel complesso rimane debole e la ripresa del settore dei servizi ha continuato a sgonfiarsi", sottolinea Silvia Guizzo, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. (riproduzione riservata)