In risposta all'iniziativa di Stellantis, che la settimana scorso ha annunciato un'alleanza strategica con Leapmotor per il mercato cinese, anche i francesi della Renault hanno accelerato l'approccio diretto al Dragone, attualmente il mercato dei veicoli elettrici più in crescita nel mondo.
La casa francese, guidata dall'italiano Luca De Meo, ha confermato di avere in corso "trattative amichevoli", con la banca d'investimenti cinese Cicc, China International Capital Corporation, quotata alla borsa di Hong Kong, partecipata al 40% dal fondo sovrano cinese Central Huijin Investment Ltd. e, con piccole quote, anche da Alibaba, Tencent e Haier. Tuttavia non sarebbero stati raggiunti accordi o prese decisioni.
Il notiziario cinese Cailianshe aveva invece riferito, citando persone a conoscenza dei fatti, che la casa automobilistica francese e Cicc avevano già concordato di investire nella creazione di un fondo di investimento che si concentrerà sulla filiera dei veicoli a nuova energia.
Oggi intanto il cfo di Stellantis, Natalie Knight, ha spiegato agli analisti che l'investimento nella cinese Leapmotor permetterà al gruppo di "portare avanti la strategia per la Cina attraverso una partnership unica e innovativa per supportare la crescita sostenibile". Grazie all'accordo il gruppo vedrà "un miglioramento dell'utile operativo entro il 2025", mentre non è previsto "alcun impatto materiale per il margine sull'utile operativo di Stellantis".
Sul lungo termine, l'obiettivo è di arrivare a esportare più di 500mila auto l'anno dalla Cina - il più grande mercato automotive mondiale - entro il 2030 e di contribuire al progetto di Leapmotor di vendere più di 1 milione di unità all'anno in Cina.
Sull'andamento del mercato dell'elettrico ha portato dati recenti Pwc: nel terzo trimestre nei 20 mercati presi in esame dalla società di consulenza globale, le vendite sono aumentate in media del 26%, ma se si esclude la Cina che pesa per i due terzi dei volumi e registra un +16%, il dato degli altri 19 mercati è pari a un +49%.
Le vendite di bev (battery electric vehicle) in Cina, ha spiegato PwC, sono penalizzate dall'indebolimento delle prospettive economiche rispetto a due anni fa quando le vendite di bev hanno registrato un +172%. Tuttavia, la crescita delle vendite di bev in Cina tra il terzo trimestre del 2022 e il terzo trimestre del 2023 è stata ancora superiore alla crescita delle vendite di tutti gli altri propulsori (+16% contro+ 6%).
Anche negli altri mercati le vendite di bev sono state superiori a quelle degli altri propulsori, con una sola eccezione: la Corea del Sud. I divari fra le vendite bev e termiche sono stati in alcuni casi significativi: ad esempio, il 62% contro il 17% negli Stati Uniti e il 59% contro il 18% in Germania.
Per il 2024 PwC prevede una crescita media delle vendite di bev del 35% nei 20 mercati analizzati. Nei 5 principali mercati in Europa le vendite potrebbero crescere del 43% a 1,85 milioni di Bev, con un +40% in Germania. Tuttavia c'è una forte disparità nella diffusione di bev fra Nord e Sud Europa che potrebbe mettere a rischio gli obiettivi climatici. I bev infatti sono diventati mainstream in Germania, Francia e Uk superando il 16% di quota di mercato, ma sono ancora al 4% in paesi come Italia e Spagna. Per la Cina invece le previsioni sono di +34% a 6,86 milioni di unità e per gli Usa del +27% a 1,46 milioni.
Fra le motorizzazioni elettrificate riprendono quota i phev (ibride) o plug-in. Sebbene solo Italia, Spagna, Giappone e Brasile abbiano venduto più phev che bev nel terzo trimestre, la crescita su base trimestrale delle vendite phev è superiore a quella delle vendite bev in diversi paesi, tra cui Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Austria. A livello di case auto, Tesla domina il mercato con Model Y e Model 3 in Europa, Usa e Cina. (riproduzione riservata)