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Industria

Polestar, l'e-car di Volvo raddoppia fatturato e vendite ma perde

La società quotata al Nasdaq di proprietà della cinese Geely ha venduto quasi 22mila auto nel primo semestre con ricavi oltre il miliardo di dollari. Ma ne ha persi 520 milioni. Promette auto rivoluzionarie nella categoria suv e roadster, comunque di fascia alta


01/09/2022 17:29

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Thomas Ingenlath, ceo di Polestar

Crescono ricavi e consegne ma anche le perdite di Polestar Automotive Holding nel primo semestre. La casa di auto 100% elettriche premium, quotata al Nasdaq e di proprietà di Volvo Cars a sua volta controllata dalla cinese Geely, ha registrato ricavi per 1,04 miliardi di dollari (+95%) a fronte di 21.185 auto consegnate (+123%), rispetto alle 9.510 del primo semestre 2021. La perdita operativa è pari a 520,5 milioni di dollari (+143%) a causa degli investimenti per lo sviluppo commerciale e al costo one-off, pagato in azioni, per la fusione con Gores Guggenheim finalizzata alla quotazione.

Per il 2022, Polestar prevede di centrare l'obiettivo di vendere 50mila auto, ma il dato sulle consegne sarà aggiornato verso la fine del quarto trimestre per tenere conto dei lockdown per Covid in Cina. Sul fronte prodotti, la casa ha confermato il lancio del suv elettrico Polestar 3 a ottobre a Copenhagen e nel 2026 della roadster Polestar 6 LA, i cui primi 500 esemplari sono già stati prenotati.

"Abbiamo fatto importanti progressi nella prima metà del 2022, raddoppiando i ricavi e il volume, e quotandoci con successo alla borsa del Nasdaq di New York. Inoltre, abbiamo mantenuto un forte slancio nella nostra raccolta di ordini globali e prevediamo di consegnare 50.000 auto ai nostri clienti quest'anno, rispettando la nostra guida alle vendite del 2022. Con diverse auto rivoluzionarie in arrivo, Polestar è pronta per un periodo di rapida crescita", ha detto Thomas Ingenlath, ceo di Polestar. (riproduzione riservata)


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