Silk-Faw lancia un concorso di architettura per la realizzazione del nuovo centro produttivo e di innovazione a Reggio Emilia.
L’obiettivo è individuare le migliori idee progettuali affinché l’intervento architettonico sia concepito attraverso i criteri di un’alta qualità ambientale e paesaggistica caratterizzante il contesto emiliano, al tempo stesso interpretando il design creato da Walter De Silva la società nata dall’accordo tra Silk EV e la casa automobilistica cinese Faw, che di recente ha chiamato come consulente l’ex ceo di Ferrari, Amedeo Felisa.
Sono sette gli studi di architettura invitati a partecipare: Elastico Farm, Geza Studio, Iosa Ghini Associati, Labics, Peluffo & Partners, Piuarc., Cino Zucchi Architects.
L’impostazione redazionale è stata affidata a Carlo Quintelli, professore ordinario di Composizione architettonica all’Università di Parma. Il lavoro dovrà coniugare tutte le diverse anime del progetto, secondo un articolato di funzioni che comprendono oltre a quella produttiva la parte della ricerca di design, la sperimentazione ingegneristica, la formazione universitaria e di incubatore aziendale oltre a servizi di accoglienza, esposizione ed eventi del mondo automotive.
L’esito finale del concorso è previsto per la metà di giugno 2021, lo studio vincitore sarà annunciato e presentato nel Tecnopolo di Reggio Emilia.
“Questa importante iniziativa rappresenta la perfetta sintesi del nostro approccio aperto all’innovazione, basato sulla condivisione delle informazioni e sulla ricerca dei migliori talenti”, ha spiegato Jonathan Krane, Presidente di Silk-Faw”, Proprio con questi obiettivi intendiamo far leva sulle competenze di un ecosistema di successo come quello della Motor Valley emiliana per realizzare un centro produttivo e di innovazione che si integri i maniera armonica sul territorio e ne esalti le principali caratteristiche”.
“Valutiamo con grande favore l’attenzione che il concorso darà a edifici altamente tecnologici e poco energivori, in grado di compensare il proprio fabbisogno integralmente con fonti rinnovabili”, afferma il vicesindaco Alex Pratissoli, “Soluzioni architettoniche che dovranno al contempo offrire un elevato comfort ai lavoratori ed essere in grado di rappresentare al meglio lo spirito innovativo dell'investimento, che caratterizzerà fortemente l'area produttiva ecologicamente attrezzata di Prato-Gavassa come cluster dell'economia verde”.
L'investimento, oltre un miliardo di euro, è la più importante operazione greenfield fatta in Italia negli ultimi anni. L'obiettivo è un rapido avvio dei cantieri per completare in un paio d’anni (inizio 2023) l’apparato produttivo che darà lavoro a mille dipendenti in gran parte posizionati tra i profili più innovativi dell’ingegneria legata al digital automotive. (riproduzione riservata)