Il governo cinese ha rilasciato le linee guida per il potenziamento delle zone franche onnicomprensive. Secondo il documento diffuso dal Consiglio di Stato, l'esecutivo cinese, c’è bisogno di politiche aggiornate e legislazioni innovative per promuovere la competitività nelle aree industriali e commerciali
Pechino intende puntare sullo sviluppo di queste zone affinché diventino «centri che, a livello globale, abbiano capacità di influire e competere in tema di produzione; ricerca e sviluppo, design; logistica e distribuzione; collaudo e manutenzione; nonché marketing e servizi», aggiungono le linee guida.
Le zone franche onnicomprensive sono aree che godono di politiche preferenziali sulle imposte di cambio dove hanno sede molte società attive nella logistica e nella produzione rivolta all’export.
I produttori presenti in queste potranno accettare ordini provenienti da aziende cinese che non hanno sede all’interno dell’area speciale. Le parti di telefoni cellulari e di automobili prodotte nelle zone non avranno più bisogno di essere accompagnate da licenze d’importazione durante le vendite in Cina.
Sarà fornito il sostegno necessario allo sviluppo di istituzioni di ricerca e sviluppo come i centri nazionali per l’innovazione industriale. Si faciliterà la logistica tramite l’eliminazione dello sdoganamento delle importazioni qualificate. Le zone franche onnicomprensive con permessi per l’importazione di autoveicoli finiti potranno offrire servizi di deposito e di esposizione.
Si darà sostegno all’outsourcing di servizi globali, e si istituiranno gradualmente politiche di favoreggiamento per le importazioni legate alla vendita al dettaglio online transfrontaliera. I dipartimenti governativi si dovranno impegnare a fornire il loro appoggio completo nella «creazione di un ambiente di commercio di prima classe», precisano le linee guida.
Secondo Li Guo, vicedirettore dell’Amministrazione Generale delle Dogane, al momento ci sono 96 zone franche onnicomprensive in Cina.