Davanti a un pubblico qualificato di oltre 400 persone, si è aperto questa mattina, alla Borsa di Milano, la Belt & Road Conference, alla seconda edizione, che nel corso della mattinata ha visto sfilare sul palco imprenditori, manager, avvocati, prefessionisti, e la partecipazione del sottosegretario allo sviluppo economico Michele Geraci.
Nei saluti che hanno aperto l'evento, Paolo Panerai, editore e ceo di Class Editori, che ha organizzato la conference insieme a Xinhua News Agency, il primo gruppo multimediale cinese, ha sottolineato, tra l'altro, quanto l'Italia e la Cina abbiano in comune.
Oltre d essere due fari culturali, dividono un modello industriale fortemente focalizzato sulle Pmi e questo può essere un volano per sviluppare le relazioni tra i due Paesi. Le aziende per progredire hanno bisogno di una informazione specifica e Xinhua, che ha stretto una partnership con Class Editori, è il più grande centro di informazione al mondo.
Le nuove Vie della Seta del XXI secolo, che coinvolgono i 120 paesi che la Cina ha coinvolt nella Belt&Road Initiative (BRI) in cinque continenti sono un'opportunità straordinaria, da non perdere, per l'Italia e le sue imprese per incrementare le loro quote di mercato all'estero.
«L'Italia può giocare un ruolo importante con la Cina nel rapporto culturale e turistico. Ma c'è anche un altro tema fondamentale che è quello delle Pmi. Il Pil cinese è composto per il 45% da aziende familiari, un modello molto simile a quello italiano», ha sèiegato Panerai. «Oggi è particolarmente chiaro che non si può prescindere dalla Cina e l'informazione diventa sempre più importante. Proprio in questa direzione va la partnership che il gruppo Class ha stretto con l'agenzia Xinhua», ha aggiunto, «Xinhua è il piu' grande gruppo multimediale cinese. L'ambizione, già realizzata, era quella di diventare la più grande agenzia del mondo".
Il convegno e' stato concluso da Chen Xiaobin, president assistant, product director and director editorial center of China Economic Information Service di Xinhua. «All'inizio del 2019 con Class Editori abbiamo portato avanti una piattaforma di informazioni in italiano sulla Belt&Road che ha avuto un ottimo riscontro e ha permesso a molte aziende italiane di avere informazioni sulle opportunità di business in Cina. La piattaforma ha sette sezioni che permettono di capire meglio la situazione. Sono sicura che riusciremo a sostenere ancora di più il progetto della Via della Seta con questa piattaforma,» ha sottolineato la manager cinese.
Secondo Panerai, «le aziende per progredire hanno bisogno di una informazione specifica e Xinhua è il più grande centro di informazione al mondo. Proprio per questo la scorsa settimana a Pechino è stata fondata la Belt&Road Information technology partnership che permetterà uno scambio di informazioni tra 40 Paesi nel mondo. L'Italia è rappresentata da noi».
Significativo, tra i primi interventi, quello di Neli Nanova, rappresentante in Europa di China Communication Construction Company, il più importante gruppo di costruzioni cinesi, fra i primi al mondo, protagonista negli ultimi 5 anni dei più grandi progetti di nuove infrastrutture realizzare al mondo. Fra questi il ponte e tunnel di 47 kilometri sul mare che collega Macao e Hong Kong, realizzato in sette anni, la Colombo Harbour City, in Sri Lanka, un complesso urbano di 5 milioni di metri quadrati, del valore di 1,4 miliardi di dollari, il più grande terminal container al mondo, in Cina, costato 11,5 miliardi di dollari, mentre in Europa sta lavorando alla ferrovia veloce che collegherà Serbia e Ungheria.
«Gli investimenti progettati fuori dalla Cina sono cresciuti da 70 milioni di dollari nel 2012 a 15 miliardi di dollari nel 2018», ha rivelato Nanova, che presto trasferirà in Italia il quartiere generale europeo della compagnia, interessata a investire nelle strutture del poprto di Trieste e di Genova.
Sul tema delle infrastrutture, viste come strumento necessario di cui l'Italia deve dotarsi per affrontare le sfide con la Cina è intervento Paolo Romiti, Director domestic&international business development di Salini Impregilo. «Con la Via della Seta si creerà uno sviluppo delle infrastrutture che oggi non esistono», ha spiegato.
Proprio sul tema delle infrastrutture, emblematica è stata la testimonianza di Andrea Agostinelli, commissario straordinario Autorità Portuale di Gioia Tauro che ha sottolineato come «il Porto di Gioia Tauro è una bellissima realtà ma purtroppo non siamo stati inseriti nel MoU siglato tra Italia e Cina perché mancano le infrastrutture. Speriamo di poter essere inseriti nel MoU. Oggi il porto è una delle realtà di trasbordo più importanti del Mediterraneo con oltre 2 milioni di container movimentati provenienti dalla Cina. Abbiamo fondali con una profondità che va dai 16 ai 18 metri, cose che Shanghai non ha».