In questi ultimi giorni la città di Nanchino ha assunto il ruolo di epicentro della cooperazione tra Italia e Cina in materia di attuazione dell’innovazione.
Il seminario “Innovation and Development Summit”, l’Opening Day del nuovo stabilimento di Brembo e la costituzione dell’Osservatorio sull’Innovazione ad opera della Fondazione Italia-Cina, sono stati momenti,ciascuno nella propria specificità, legati a un medesimo paradigma volto al futuro e all’innovazione.
La mia presenza a Nanchino, in occasione della due giorni, anche in qualità di relatore al Summit, mi porta ad una riflessione nata sull’autobus che dal centro città si stava dirigendo verso la nuova unità produttiva di Brembo, osservando dal finestrino le antiche mura della città accuratamente restaurate.
Gian Battista Vico, nella sua concezione filosofica, aveva ripartito la storia dell’umanità in tre momenti topici e oggi, nei suoi ricorsi storici, dovremmo essere nello “ Stadio umano della ragione” e, riferendoci a Nanchino, non possiamo fare a meno di pensare a due momenti storici importanti preconizzanti forse il nostro presente.
Con l’avvento della dinastia Ming, cioè la “luminosa”, nel 1355 Zhu Yuanzhang, originario della poco lontana provincia dell’ Anhui e conosciuto poi come Hongwu, prese il potere e, dopo aver sconfitto gli epigoni della dinastia mongola degli Yuan, conquistò Nanchino e ne fece la capitale del suo regno.
A quel tempo, seguendo il concetto vichiano dello stadio umano, l’imperatore si dedicò alacremente alla riorgarnizzazione della macchina dello Stato – istituendone i primi esami di ammissione e tenendo in debito conto la categoria dei letterati- e alla razionalizzazione del settore agricolo ( innovazione).
Alla sua morte, il suo corpo venne sepolto al Wanzhu Peak nelle alture circostanti di Nanchino e ora luogo museale.
Salì poi al potere l’imperatore Yongle, il quale, seguendo le orme del padre, continuò nel processo di innovazione nella gestione amministrativa del regno ma decise altresi, per ragioni di strategia militare, di spostare la capitale a Pechino con i lavori di edificazione iniziati nel 1405 e completati nel 1417 ( efficienza e sviluppo ).
Per quanto concerne la collaborazione circa due secoli più tardi, arrivò a Nanchino Matteo Ricci e nel 1599, dopo varie peripezie ed un trascorso in Cina a Macao , Nanchang e in altri centri minori, decise di stabilirsi in questa città e di fondare una nuova residenza, prima di trasferirsi nella capitale, su invito dell’imperatore.
In questo breve periodo di permanenza Matteo Ricci offrì un reale contributo non solo di fede ma di scienza, teologia e letteratura ( cooperazione).
In questi due giorni ho potuto constatare che i concetti sopramenzionati sono attuali ed estremamente vitali: la nuova realtà di Brembo mi ha dato la possibilità di veder coniugata, in un’apoteosi di olivettiana memoria, la tecnologia di prodotto e processo con l’adeguata considerazione del’ambiente circostante prospettando, come ha evidenziato il presidente Alberto Bombassei, una naturale inclinazione verso un percorso di economia circolare.
Infatti questo progetto destinerà parte della produzione futura all’equipaggiamento delle auto elettriche ( EV), destinate a crescere nel mercato domestico.
Il Summit, d’altro canto,ha costituito una felice sintesi tra il mondo italiano con esempi di eccellenza come la robotica della Comau ed il mondo cinese con le prospettazioni presentate da Liu Weichao, reponsabile del Scientific Research Project of National Internet of Things,il quale ha sostenuto reiteramente che la Job automation è inevitabile e che non è possibile fermare o rallentare il trend dell’avanzamento tecnologico dell’automazione A.I.
Su questo aspetto personalmente ho notato una visione troppo meccanicistica. In questo contesto è stato sottoscritto lo MoU tra Kilometro Rosso e Nanjing Science City come presupposto per cooperare nella ricerca e nell’innovazione. Infine l’ Osservatorio per l’Innovazione è il coronamento ideale per creare un modello ed un laboratorio per la città di Nanchino con le decine di imprese italiane presenti e più in generale per la Cina.
* general manager di Savino Del Bene, azienda di trasporti internazionali e logistica, attiva in Cina da oltre 25 anni