Uno terreni di impegno nella lotta al climate change, e più in generale sulla questione ambientale, al centro dell'attenzione globale in questi giorni con le numerose manifestazioni giovanili e a cavallo del summit in corso a New York sotto l’egida delle Nazioni Unite, è la raccolta e il trattamento dei rifiuti civili.
A Shanghai, dal primo luglio scorso, la questione è stata affrontata in maniera determinata, forse draconiana, con rigide regole per differenziare la raccolta giornaliera in una città di 25 milioni di abitanti.
Nei mesi precdenti all’entrata in vigore del nuovo regolamento cittadino, è stato organizzato dalla Municipalità di Shanghai, nei diversi distretti, un programma di sensibilizzazione orientato ai diversi soggetti che producono rifiuti, organizzazioni ed istituzioni pubbliche, quindi scuole e ospedali, office building privati, shopping mall e rappresentanti di nuclei familiari privati chevivono in strutture abitative organizzate in compound.
Il compound è uno dei vecchi modelli abitativi a Shanghai, ancora esistente in alcune aree della città dove sorge il Sikumen, nato dopo la Guerra dell’Oppio nel 1853 e consistente in una serie di appartamenti inclusi in un cluster con spazi comuni, una sorta di falansterio.
Per quanto riguarda i vecchi insediamenti abitativi la responsabilità di gestione è affidata a persone delegate dal distretto di appartenenza; per quelli nuovi a società di gestione. Per queste diverse categorie la responsabilità è collettiva in aggiunta a quella individuale, ed è affiancata da volontari, in genere anziani, che vigilano vicino ai centri di raccolta differenziata.
In sostanza non esiste il conferimento familiare diretto ma l’azione è collettiva con il passaggio di camion con diverse funzioni, per esempio quelli con la scritta “Waste Food Restaurant “.
Accanto alprogramma di sensibilizzazione è stata deciso un deterrente punitivo che può arrivare fino a 6.500 euro per i responsabili dei compound o dei building ed è, invece, leggera, 25 euro di sanzione, per le responsabilità individuali. A confermare l’attività sanzionatoria sono state le ispezioni effettuate dai circa 18 mila incaricati dall'amministrazione, che hanno accertato 872 violazioni certificate. Sono state anche effettuate attività ispettive presso le società di trasporto dei rifiuti che, come avviene anche in Italia, conferiscono le diverse tipologie in un unico camion.
La Municipalità di Shanghai, dove nel 2018 sono state prodotte 9 milioni di tonnellate di rifiuti civili, ha classificato la raccolta in quattro categorie: rifiuti riciclabili, umido, pericolosi e residuali. Con il nuovo corso la produzione di rifiuti residuali ammonta a 15.500 tonnellate/ giorno con decremento del 26% mentre i rifiuti riciclabili valgono 4.500 tonnelate/giorno con un incremento di cinque volte superiore rispetto all’anno passato.
Oggi, con la raccolta differenziata presso il centro di Tienma, vengono trattate e processate duemila tonnellate al giorno con una produzione di energia elettrica di 160.000 kw/ ora sufficiente ad alimentare i consumi giornalieri di 160.000 famiglie. Per completezza di informazione l’umido vale 9.200 tonnellate/giorno.
Anche negli hotels è iniziata una operazione di sensibilizzazione per la riduzione dei consumi nell’utilizzo dei set monosuso da bagno con un risparmio del 30% sino ad oggi.
Le principali problematiche connesse a questa recente rivoluzione cittadina sono le consegne relative al food & beverage e all’e-commerce. Il fenomeno delle consegne a domicilio, o del caffè (Luckin) o dei pasti, il cui valore si basa sulla tempestività delle consegne, ha portato in primo piano l’argomento delle modalità delle stesse, ovvero del sistema di packaging: ora il problema sta emergendo in maniera esiziale. Packaging che attiene anche all’area dell’e-commerce con un fattore moltiplicatore inimmaginabile.
L’anno scorso sono stati consegnati in Cina 50 miliardi di pacchetti ovvero più del 50% del totale mondo. Quest’anno si dovrebbero sfiorare 60 miliardi. Lo State Post Bureau si è raccomandato che almeno il 70% delle confezioni entro la fine di quest’anno sia in materiale riciclabile, ma le stime sono che si arriverà solo al 44%.
La raccolta differenziata dei rifiuti è un tassello importante nella difesa dell’ambiente che comprende ben altre questioni con ripercussioni sullo sviluppo industriale e civile. E, a questo punto, i dati scientifici si accavallano ed incorrono in un coacervo statistico perennemente in contraddizione ma certo, almeno sul peggioramento quotidiano dello stato del pianeta.
La Cina ha raggiunto notevoli progressi nel campo delle rinnovabili investendo nella green economy oltre 125 miliardi di dollari a partire dal 2017. E nel tredicesimo piano quinquennale (2016 -2020) ha già superato il target del 3% per la riduzione del 15% delle energie tradizionali. Il paese è anche leader nell’utilizzo di bus elettrici (il 18% del totale viaggiante).
Per quanto concerne gli scarti di lavorazione di materie plastiche il governo ha vietato dall’inizio dell’anno l’importazione di questi materiali per essere rilavorati creando una situazione di emergenza in altri Paesi. Anche per quanto riguarda il carbon fossile l’indirizzo è quello di vietarne l’uso ma il differenziale del costo di estrazione fa si che ancora lo si utilizzi.
Ma esistono ancora province dove il livello di emissioni nocive e di produzione di rifiuti indifferenziati è ancora elevato e l’esempio pilota della raccolta differenziata a Shanghai con qualche altro timido tentativo in altre città risolve solo una piccola parte della situazione esistente.
Durante un recente evento al porto di Shanghai,Jiang Mingbao, chief engeniring del Ministero dei Trasporti ricordava nel suo intervento che il Presidente Xi Jingping all' Agriculture Exibition del marzo scorso a Pechino aveva sottolineato uno dei suoi cinque paradigmi dello sviluppo che contempla “l’armoniosa coesistenza tra uomo e ambiente”.
L'Italia ha molto da esportare a livello tecnologico per il trattamento dei rifiuti e, in questo senso, sono già stati sottoscritti con il Governo cinese dei protocolli di intervento e di supporto, anche se le ricette sono di difficile applicazione.
Eppure, come ha scritto il premio Pulitzer Richard Powers nel libro Il sussurro del mondo «gli esseri umani moderni sono al mondo da duecentomila anni, ed i prossimi cinquant’anni sembrano piuttosto incerti. Gli alberi, per contro, esistono da un periodo duemila volte più lungo rispetto a quello dell’uomo, e durante quell’arco di tempo di quattro milioni di anni sono sopravvissuti a numerose estinzioni di massa...Supponiamo, con le parole di Thoreau, che ci ricordiamo come respirare l’aria, bere l’acqua, assaggiare i frutti, vivere ogni stagione che passa e rassegnarsi all’influenza della Terra».
* managing director a Shanghai di Savino Del Bene, azienda di trasporti internazionali e logistica. Vive e lavora in Cina da oltre 25 anni.