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Politica

Bazzoni nuovo presidente della Cdc italiana in Cina

Eletto con una larga partecipazione degli oltre mille associati è Paolo Bazzoni, ceo di Bonfiglioli nel mercato del Dragone. E' un ex Pirelli e Prysmian. Tre vicepresidenti di peso lo aiuteranno a far pesare di più la presenza italiana per conquistare nuove quote di mercato. L'ambasciatore Ferrari: «La Cina sarà il mercato di riferimento nel prossimo futuro»


30/04/2020 15:19

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Paolo Bazzoni, ceo di Bonfiglioli China

Si rafforza in Cina la rappresentanza delle imprese italiane, con l'obiettivo di dare battaglia per conquistare nuove quote di mercato al made in Italy (o by Italy) nel mercato del Dragone e dei paesi dell'Asia sud orientali, più che mai strategici nei prossimi mesi per la ripresa produttiva e le esportazioni.

Il rafforzamento è avvenuto due giorni fa con il rinnovo, con la regia dell'ambasciata d'Italia, del consiglio direttivo della Camera di commercio italiana in Cina, che insieme alla consorella di Hong Kong, conta quasi mille imprese associate tra le circa 1400 che operano in tutta la Cina.

Dalla votazione online, che ha visto una partecipazione molto più nutrita degli anni scorsi, è stato eletto alla presidenza Paolo Bazzoni, ceo di Bonfiglioli, l'azienda emiliana leader internazionale nei sistemi di trasmissione e in particolare nella produzione di inverter per l'energia eolica, quasi 1 miliardo di fatturato.

Alla vigilia delle votazioni si era ritirato, con una mossa criticata da diversi soci, il principale challenger alla presidenza, Guido Giacconi, cofondatore di In3act Business Consulting con sede a Pechino, oltre che a Milano, Chicago e Mosca, lasciando campo libero a Bazzoni, che vive in Cina dal 2007.

Bazzoni vanta un curriculun industriale di tutto rispetto, in posizioni chiave in Pirelli, dove ha lavorato per 20 anni, in Prysmian e, dopo aver rappresentato per quattro anni China Guodian sul mercato europeo, alla Bonfiglioli dal 2014.

Bazzoni potrà valersi di tre vicepresidenti, rappresentanti di aziende con un'importante operatività nel Dragone, Valtero Canepa, 60 anni, savonese, ceo di Bracco per le attività in Cina e Hong Kong (125 milioni di euro di fatturato e 415 dipendenti), Massimiliano Guelfo, 48 anni, torinese, general manager di Piaggio a Foshan e membro del cda Zongshen-Piaggio, e Matteo Tanteri, ceo di Snam China a Pechino, azienda che sta puntando molto sulla possibilità di inserirsi nella distribuzione del gas alla popolazione della capitale cinese. Il commercialista Lorenzo Riccardi è stato confermato alla tesoreria.

«Le sfide che il Sistema Italia in Cina si troverà ad affrontare da ora in poi sono di enorme portata e di natura assai differente rispetto al contesto con cui ci siamo confrontati finora», ha osservato Luca Ferrari, neo capo missione all'ambasciata d'Italia, «la Cina sarà probabilmente il mercato di riferimento per la ripartenza dopo l’emergenza. Per avere successo sarà fondamentale rafforzare ulteriormente il coordinamento tra tutti gli attori, pubblici e privati, con un approccio coeso e coordinato nei confronti dei partner cinesi».

Per questo l'ambasciatore ha lanciato cinque principi, armonia, inclusività, sostenibilità, opportunità, digital media, che dovranno ispirare la collaborazione tra l’Ambasciata d’Italia e la Camera di Commercio Italiana in Cina (Ccic).

La Cccic e la camera italiana di Hong Kong, contano quasi mille imprese associate tra le circa 1400 che operano in tutta la Cina. Oltre 150 realtà imprenditoriali italiane sono concentrate nella sola Suzhou, città del Jiangsu non distante da Shanghai, e compongono il più grande distretto industriale italiano al di fuori dell’Unione Europea.

Ambasciata e Camera di Commercio organizzeranno nelle prossime settimane un grande webinar a beneficio di tutte le aziende italiane interessate alla Cina, con la partecipazione di esponenti del mondo istituzionale e i principali attori del sistema Italia.

 



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