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Politica

Boom nel 2018 del commercio estero cinese nelle province del centro e dell'ovest

In valore sono cresciute di oltre il 16%, 6% in più della media nazionale, grazie soprattutto alle iniziative avviate nel quadro della Belt & Road. Il record di crescita va allo Hunan, +26%. La maggior parte degli scambi commerciali è stato però realizzato nella Cina orientale, dove il Guangdong guida la classifica dei top import-export con oltre 1000 miliardi di dollari di scambi


05/02/2019 13:29

di Class-Xinhua/CEIS, Pechino 31 gennaio

Hunan
La provincia centrale dello Hunan, record 2018 nella crescita del commercio estero

Le regioni centrali e occidentali del Dragone hanno registrato nel 2018 tassi di crescita nel commercio con l'estero superiori alla media nazionale, anche se la maggior parte dei volumi si realizza nelle regioni orientali.

Tassi di crescita del commercio estero del 16,1%, 6,4 % in più rispetto alla media nazionale si sono registrati in ben 12 province e città della Cina occidentale, mentre in sei province centrali gli scambi con l'estero sono cresciuti dell'11,4%.

Il record va alla provincia centrale dello Hunan che ha registrato una crescita del 26,5%, 16,8% in più della media del paese.

In valore, gli scambi con l'estero nella provincia dello Shanxi, nord della Cina, hanno raggiunto 136,99 miliardi di yuan (circa 20,3 miliardi di dollari), con un incremento del 17,8% su base annua, posizionandosi al secondo posto rispetto al tasso di crescita medio della regione centrale.

Anche le performance dello Shaanxi, Yunnan, Chongqing e di altre località della Cina occidentale hanno riportato ottimi risultati, nello Shaanxi il commercio estero è cresciuto del 29,25%, mentre nello Yunnan gli scambi hanno toccato 200 miliardi di yuan (29,6 miliardi di dollari circa), in aumento del 24,7% su base annua.

Il grosso balzo in avanti delle regioni centrali e occidentali cinesi è avvenuto con l'implementazione della Belt and Road Iniziative, e in particolare all'incremento nei  servizi di trasporto merci su rotaia tra Cina ed Europa, come indica , per esempio, il dato della provincia di Henan che ha totalizzato 118,79 miliardi di yuan (17,6 miliardi di dollari) in import-export con i paesi lungo le rotte Belt and Road, in aumento del 23% su base annua. Con 16 paesi dell'Europa centrale e orientale gli scambi nel 2018 hanno raggiunto 8,4 miliardi di yuan, con un incremento dell'81,3%.

Secondo Bai Ming, ricercatore dell'Accademia cinese per il commercio internazionale e la cooperazione economica (CAITEC), l'apertura del ponte continentale eurasiatico ha influito su questi dati, insieme alle iniziative prese dalle diverse regioni per implementare gli scambi. 

 

La provincia di Henan ha, per esempio, promosso un piano d'azione per favorire la trasformazione e lo sviluppo degli scambi commerciali con l'estero, con l'obiettivo di portare a 500 il numero delle imprese i cui movimenti import-export producono un valore annuo superiore ai 100 milioni di yuan (circa 15 milioni di dollari).

La provincia di Gansu, nella Cina nord-occidentale, ha istituito un'associazione delle imprese di commercio estero, per incoraggiare le società locali ad aprirsi verso il mercato mondiale ed aiutarsi l'un l'altra nell'esplorazione del panorama d'oltremare.

 

Tuttavia il primato dei volumi nel commercio estero, che sono tra l'altro in crescita costante, resta alla Cina orientale.

Il Guangdong, una delle province guida, nel 2018 ha registrato un nuovo massimo negli scambi, superando la soglia di 7 trilioni di yuan (1.038 miliardi di dollari circa) seguite dallo Jiangsu e dall'area di Shanghai, che hanno totalizzato circa 4,38 trilioni 8649 miliardi di dollari) e 3,4 trilioni di yuan (504 miliardi di dollari) rispettivamente.

Le province di Guangdong, Jiangsu e Zhejiang hanno mantenuto un alto tasso di crescita, totalizzando una grande porzione del new business del commercio estero.

Sul totale dei beni 134,7 miliardi di yuan (19,8 miliardi di dollari) che il paese scambia grazie all'e-commerce transfrontaliero, la provincia del Guangdong ha contribuito con oltre 20 miliardi (2,9 miliardi di dollari), in aumento del 72% su base annua, 22% in più rispetto alla media nazionale. Nello stesso settore la provincia dello Zhejiang ha registrato un crescita del 44,3% su base annua, per un totale di 27,56 miliardi di yuan.

Questi risultati sono anche frutto delle nuove agevolazioni all’interno delle zone franche sulle acquisizioni di aziende e nel commercio internazionale .

Nel 2018 le esportazioni delle aziende  acquisite nello Shandong hanno raggiunto i 7,34 miliardi di yuan (circa 1 miliardi di dollari), con un aumento del 17% rispetto all'anno precedente; nel frattempo l' import-export dalle nelle zone franche del Guangdong ha toccato il record di 893,27 miliardi di yuan (132,4 miliardi di dollari), confermando l'importanza delle zone france ne sostenere l'apertura della Cina ai mercati internazionali. 



 


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