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Politica

China Awards 2021, premiate le aziende più attive tra Italia e Cina

Assegnati 14 riconoscimenti per l'iniziativa della Fondazione Italia-Cina e di Class Editori giunta alla 15a edizione. Ambiente e digitale per ripartire. La collaborazione tra Italia e Cina assume ancora più valore dopo il Covid e favorire le realtà più dinamiche è la soluzione per tornare a crescere. Nel 2020 l’export italiano nel Dragone è rimasto a quota 13 miliardi, nonostante i lockdown in Cina e in Italia


10/02/2021 16:35

di Marco Vignali - Class Editori

settimanale

Alla quindicesima edizione dei China Awards, la cerimonia di premiazione delle aziende, associazioni e personalità italiane e cinesi che meglio hanno colto le opportunità di interscambio tra i due Paesi, il focus è ricaduto sulla necessità di «fare squadra» per sconfiggere definitivamente la minaccia pandemica.

«L’edizione di quest’anno cade in un momento particolare», ha sottolineato l’ambasciatore italiano in Cina, Luca Ferrari, «ma porta con sé speranza e fiducia per l’anno venturo, ora che intravediamo, finalmente, una grande luce in fondo al tunnel. La Cina è stata in grado di lottare contro la pandemia, di eliminarla e di tornare a produrre e crescere. Il Paese crede fortemente e sinceramente che l’unica strada per ripartire sia l’apertura del proprio business e del commercio, e queste relazioni avranno come primo beneficiario l’Italia».

Per la prima volta l’appuntamento organizzato dalla Fondazione Italia-Cina e da Class Editori (che controlla questa piattaforma) si è tenuto in modalità digitale.  

Cinque le categorie premiate. Per i creatori di valore hanno ricevuto l'award Ask Industries, Eurostands, Idrobase ed Nms, per i top investor in China Gvs e Danieli, per i cinesi top investor in Italia, il riconscimentop è andato a  Icbc Business Matchmaker e Value China. Infine i premi Via della Seta sono stati vinti a Lu-Ve ed Esaote e i quattro Capital Elite da Neos, Roncucci& Partners, Studio Torta e Luca Nicodemi.

L'obiettivo di fare squadra per la crescita è stato condiviso anche dall’ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua, che si è detto «onorato di partecipare a una cerimonia, che testimonia ancora una volta come nell’arco degli ultimi anni questa partnership abbia mantenuto livelli di eccellenza elevati. Questo è stato possibile grazie al lavoro assiduo e quotidiano, che ha accresciuto tali relazioni: ad oggi, i due Paesi mostrano un supporto e un sostegno reciproco, rafforzato ancora di più dopo la pandemia».

Dagli interventi che si sono susseguiti è emersa la capacità di ripresa della Repubblica popolare, unica grande economia a crescere lo scorso anno a +2,3%. Un dato su tutti: nonostante la pandemia l’export di Made in Italy si è comunque mantenuto sui livelli del 2019, attorno ai 13 miliardi di euro, «nonostante nel primo trimestre la Cina sia rimasta chiusa e nel secondo trimestre sia rimasta chiusa l’Italia», ha sottolineato ancora Ferrari.

Per i premiati la Cina rappresenta un paese strategico sul quale estendere la presenza a livello territoriale, con nuovi impianti o joint venture. Due le direttrici per cogliere al meglio le opportunità: sviluppo sostenibile e digitalizzazione, punti cardine assieme all’innovazione dell’ultimo piano quinquennale messo a punto dalla dirigenza cinse. Un ulteriore terreno di collaborazione sarà la sanità, in considerazione delle relazioni intessute tra i due Paesi per fare fronte comune contro il Covid-19 anche attraverso l’invio di dispositivi medici e di protezione.

L’interesse viaggia comunque in entrambe le direzioni. Non sono soltanto le imprese italiane a guardare al mercato del Dragone. Nell’ultimo anno, secondo quanto emerso dall’ora e mezzo di dibattiti, non si è infatti affievolito l’interesse delle aziende cinesi per quelle europee. «Tuttavia le imprese italiane in Cina hanno creato più posti di lavoro rispetto alle imprese cinesi in Italia. Gli investimenti in Italia da parte dei cinesi sono significativi ma sono investimenti di capitale mentre l’Italia ha fatto investimenti diretti. Sotto questo aspetto è necessario un riequilibrio», ha rimarcato Paolo Panerai, editor in chief e ceo di Class Editori. 

Infine c’è la leva dello sport che in questo caso vuol dire competizioni sulla neve. I China Awards sono stati assegnati, l'8 febbraio, il giorno dell’inaugurazione dell’edizione 2021 dei Mondiali di sci di Cortina. L’appuntamento sportivo è considerato simbolicamente un ponte verso quello più rilevante delle Olimpiadi invernali che saranno ospitate da Pechino nel 2022, un anticipo dell’evento a cinque cerchi che nel 2026 vedrà i Giochi in scena sulle piste e gli impianti di Milano e ancora una volta di Cortina. 

La quindicesima edizione ha inoltre potuto contare sulla partnership della Camera di commercio italiana in Cina, sul patrocinio del ministero dello Sviluppo economico e della Camera di commercio italo-cinese, nonché sulla sponsorizzazione di Icbc, Sea-Aeroporti Milano e di The Medelan. (riproduzione riservata)


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