China Construction Bank esce allo scoperto per sostenere i rapporti commerciali tra imprese italiane e controparti cinesi. Il secondo istituto al mondo capitalizzazione, dietro la connazionale Icbc, sta lanciando assieme alla Jesa Capital guidata da Saro Capozzoli, un programma per selezionare aziende italiane, creando opportunità di matching. La prima rosa di selezionati conta sette imprese, scelte tra una bacino di oltre 200 realtà e una short list di 40. Si tratta di realtà che spaziano dai 2 milioni ai 100 milioni di fatturato.
L’intenzione è quella di puntare sulla qualità, non sulla grandezza dimensionale delle realtà imprenditoriali, puntando su quelle nicchie di tecnologia cui la Cina guarda per il futuro.
Cccb, sbarcata in Italia cinque anni fa e che finora aveva mantenuto un basso profilo, punta quindi sul mondo delle piccole e medie imprese. Un tessuto produttivo che accomuna l’Italia e la Repubblica popolare.
L’elenco delle prime imprese selezione include Vortice, Baltur, OaCp, Salami spa, Technology and Service, Tuboden, Dropsa. Realtà diverse per settori, dimensione, presenza in Cina.
Dropsa, fondata nel 1946 e dal 2007 presente in Cina attraverso la Dropsa Lubrication Systems, nel distretto di Songjiang a Shanghai, è specializzata in pompe manuali e pneumatiche di fascia top. Turboden, società italiana del gruppo Mitsubishi Heavy Industries, è invece attiva nella progettazione, produzione e manutenzione di turbogeneratori Organic Rankine Cycle che sfruttano il calore per la generazione elettrica e termica da fonti rinnovabili (biomassa, geotermia, solare termodinamico).
Di Modena è la Salami spa, azienda con oltre 50 anni di storia che produce e commercializza componenti oleodinamici quali pompe, motori e divisori ad ingranaggi in lega d'alluminio o in ghisa, distributori modulari, distributori monoblocco, distributori compensati alla pressione,comandi a distanza.
La Baltur produce e vende bruciatori per teleriscaldamento e impianti di produzione dell’energia. Assieme a Riello e Ariston è una delle società leader di questa nicchia . Si muove invece nella sanità la OaCp di Bologna, specializzata nella realizzazione di prodotti chimici e biotecnologici per la diagnosi veloce in oncologia, settore sui Pechino sta puntando. Quanto a Technology and Service, l’azienda di Vigevano dalla storia centenaria di Torielli, intende creare un polo di aziende specializzate in tecnologie produttive per calzature e pelletteria.
La presentazione delle aziende è avvenuta nel corso del primo Meet Italy organizzato da China Construction Bank e Jesa.A marzo ci sarà una replica, allargando la partecipazione. Per ognuna delle imprese selezionate sono state individuate quattro o cinque controparti con cui cercare di instaurare legami commerciali. (riproduzione riservata)