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Politica

Cina, bene le vendite al dettaglio ma delude la produzione industriale

Nel clima di incertezza contraddistinto da dati contrastanti, la Banca centrale ha deciso di non toccare il tasso di riferimento sui prestiti, lasciandolo al 2,5%. Il settore immobiliare continua a deludere: in maggio i prezzi delle case sono scesi al ritmo più veloce da un decennio. Crescono gli investimenti in immobilizzazioni


17/06/2024 13:36

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Zhou Hao, capo economista di Guotai Junan International

Le vendite al dettaglio in Cina hanno superato le previsioni segnando il ritmo di crescita più veloce da febbraio, ma altri parametri macroeconomici, come la produzione industriale, sono stati deludenti. I dati contrastanti hanno indebolito le Borse asiatiche, mentre continuano a preoccupare le tensioni nel settore immobiliare: nel mese di maggio i prezzi delle abitazioni in Cina sono scesi al ritmo più veloce da un decennio. La Banca Popolare Cinese (PBoC) ha lasciato fermo al 2,50% il tasso a medio termine sui prestiti.

La Banca cetrale ha lasciato fermo al 2,50% il tasso a medio termine sui prestiti, continuando a dare priorità alla stabilità della valuta nonostante le crescenti richieste di stimolo per rivitalizzare la domanda interna. Deluso chi si aspettava un taglio dopo i dati sorprendentemente deboli sui prestiti bancari. «Vediamo ancora la probabilità di un taglio del loan prime rate questo mese, in particolare sulla scadenza a 5 anni, poiché questo aiuterà le banche a mantenere i mutui alle famiglie», ha previsto Zhou Hao, capo economista di Guotai Junan International.

Le vendite al dettaglio in Cina nel mese di maggio - uno tra gli indicatori dei consumi - hanno battuto le aspettative, segnando il ritmo di crescita più veloce da febbraio, secondo i dati dell'Ufficio Nazionale di Statistica. Le vendite al dettaglio sono cresciute del 3,7% a 3,921 trilioni di yuan, rispetto all'incremento del 2,3% di aprile. Il dato ha nettamente battuto il consenso degli economisti che si aspettavano un calo del 3,1%. Nei primi cinque mesi dell'anno, le vendite al dettaglio totali sono aumentate del 4,1% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 19,523 trilioni di yuan.

 La produzione industriale cinese è cresciuta del 5,6% su base annua a maggio, in calo rispetto all'espansione del 6,7% di aprile, secondo i dati pubblicati dell'Ufficio Nazionale di Statistica. Il dato ha deluso il consenso degli economisti che si aspettavano un incremento del 6% a/a. In termini industriali, la produzione dell'industria mineraria è salita del 3,6% rispetto all'anno precedente, quella dell'industria manifatturiera è avanzata del 6% e quella dell'industria della produzione e fornitura di elettricità, calore, gas e acqua si è espansa del 4,3%.

«I dati di maggio e quelli della prima metà di giugno suggeriscono che permangono significative divergenze tra i settori dell'economia: esportazioni e attività manifatturiera forti, consumo relativamente stabile e attività immobiliare ancora depressa», affermano gli analisti di Goldman Sachs. Gli investimenti in immobilizzazioni sono aumentati del 4% nei primi cinque mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, rispetto alle aspettative di un aumento del 4,2%. Nel periodo gennaio-aprile, l'aumento è stato del 4,2%. Gli economisti hanno però anche avvertito che le crescenti tensioni commerciali con l'Occidente riguardo la cosiddetta sovra-capacità di Pechino potrebbero imporre maggiori sfide ai produttori cinesi di pannelli solari e veicoli elettrici. (riproduzione riservata)


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