L'attività manifatturiera cinese è cresciuta a un ritmo più lento in agosto a causa delle inondazioni che hanno colpito il sud-ovest della Cina, ma il settore servizi si è espanso, mostrando che l'economia prosegue il suo cammino di ripresa dopo lo shock coronavirus. Il Pmi è sceso a quota 51 dal 51,1 di luglio contro attese a quota 51,2. L'indice non manifatturiero, che include costruzioni e servizi, è salito, invece, a 55,2 dal 54,2 del mese prima.
Inoltre, le autorità cinesi hanno annunciato venerdì nuove regole sull'esportazione di alcune tecnologie relative all'intelligenza artificiale ritenute strategiche per la sicurezza nazionale. La mossa rischia di far saltare il cambio di proprietà di TikTok auspicato dalla Casa Bianca. Pechino ha avvertito Donald Trump che può mettere il veto sull'operazione.
Le blue chip cinesi guadagnano lo 0,74% raggiungendo livelli mai visti dalla metà del 2015, mentre lo yuan ha toccato il suo massimo sul dollaro da più di un anno (la Banca centrale cinese ha rafforzato lo yuan dello 0,42% nei confronti del dollaro: ha fissato il cambio tra il biglietto verde e la valuta di Pechino a 6,8605 rispetto a quota 6,8891 di venerdì).
Intanto gli indici di borsa dei mercati asiatici raggiungono i massimi degli ultimi 29 mesi. Il Nikkei della Borsa di Tokyo, sceso venerdì scorso dopo che le dimissioni del primo ministro, Shinzo Abe, hanno suscitato dubbi sulle future politiche di stimolo fiscale e monetario (secondo i sondaggi è l'ex ministro della Difesa, Shigeru Ishiba, a raccogliere i maggiori consensi popolari come nuovo premier), ha recuperato l'1,1% raggiungendo quota 23.139,76 punti, aiutato dalla notizia che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha acquistato più del 5% di quote in ciascuna delle cinque principali aziende commerciali giapponesi con grandi investimenti in energia (Mitsubishi Corp., Mitsui & Co., Sumitomo Corp., Itochu Corp. e Marubeni Corp.).
Segnali misti dai dati macro giapponesi con la produzione industriale cresciuta a luglio a ritmi record con un +8% congiunturale dal +1,9% e del mese prima (attese +5,8%), mentre le vendite al dettaglio sono scese per il quinto mese consecutivo, mostrando una contrazione del 2,8% dal -1,3% di giugno e contro stime a -1,7%.