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Politica

Cina, la stretta colpisce le assicurazioni. Poi sicurezza e farmaci.

Le restrizioni avviate sono il primo passo di un piano a lungo termine, secondo una dichiarazione pubblicata dal Consiglio di Stato nella tarda serata di ieri. Chi non si conformerà alle nuove regole dovrà affrontare "punizioni severe".


12/08/2021 14:49

di Elena Dal Maso - Class Editori

Assicurazioni

La Cina intende procedere con un piano a lungo termine sulla stretta regolatoria. E questo, oltre alla corsa dei contagi a causa della variante Delta, sta deprimendo le borse asiatiche. Alle ore 7:20 italiane il Nikkei è sotto la parità, l'Hang Seng cede lo 0,21%, Shanghai lo 0,25%, con le materie prime laterali. L'oro scambia a 1.754 dollari l'oncia, il petrolio Wti americano 69,3 dollari il barile, mentre anche le maggiori valute risultano stabili rispetto alla chiusura di Wall Street (euro a 1,1744, yen a 110,4, sterlina a 1,3869). Il T bond decennale passa di mano all'1,349%, mentre i futures su Nyse cercano la parità. Negli Stati Uniti, il Dow Jones e l'S&P 500 hanno raggiunto nuovi massimi ieri dopo che il tasso di inflazione è risultato in linea con le aspettative che hanno ridotto le preoccupazioni per un'imminente riduzione dello stimolo della Federal Reserve.

L'indice Shanghai Composite è partito oggi quasi piatto nei primi scambi dopo aver chiuso a un massimo di quasi tre settimane nella sessione precedente. A pesare, fra l'altro, la notizia secondo cui la PBoC sta cercando di evitare un rallentamento della ripresa economica in Cina permettendo alle banche di prestare più liquidità. I dati pubblicati nelle scorse ore raccontano che le banche cinesi hanno registrato a luglio 1.080 miliardi di yuan in nuovi prestiti, il minimo da ottobre 2020, mentre il livello di finanziamento totale della Cina (total social financing) è sceso a 1.060 miliardi di yuan da 3.670 miliardi di giugno. Sul fronte della pandemia, le restrizioni in corso sulla mobilità, giunte ora quarta settimana per oltre una dozzina di città, stanno colpendo il settore dei servizi, in particolare i viaggi e l'ospitalità. 

La Cina ha spiegato che le restrizioni in atto per regolamentare ampie parti dell'economia, un fatto che ha scosso i mercati, saranno profonde e sostenute nei prossimi cinque anni. Le aree in cui lavorerà Pechino includono la sicurezza nazionale, l'innovazione tecnologica e le pratiche antimonopolio, secondo una dichiarazione pubblicata dal Consiglio di Stato nella tarda serata di ieri e riportato da Bloomberg. I controlli saranno rafforzati in settori che vanno dal cibo e farmaci al tutoraggio educativo, dove sono in gioco gli interessi immediati delle persone.

Il prossimo obiettivo sembrano essere le piattaforme tecnologiche assicurative del Paese, secondo il Consiglio di Stato. L'autorità di regolamentazione bancaria e assicurativa del Paese ha ordinato alle società e alle agenzie locali di frenare pratiche di marketing e tariffazione definite improprie e di rafforzare la protezione della privacy degli utenti. Ha aggiunto che chi non si conformerà alle nuove regole, dovrà affrontare "punizioni severe". (riproduzione riservata)


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