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Politica

Coronavirus, bloccati ii voli di linea da e per la Cina

La misura è stata annunciata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al seguito della conferma dei primi due casi accertati di coronavirus in Italia. Si tratta di due turisti cinesi, nella penisola da 10 giorni e attualmente in isolamento all'istituto Spallanzani di Roma, in buone condizioni. Il ministro della Salute, Roberto Speranza: no ad allarmismi


31/01/2020 11:40

di Mauro Romano - Class Editori

conte
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente del consiglio, Giuseppe Conte

L'Italia blocca il traffico aereo da e per la Cina. La decisione è stata annunciata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al seguito della conferma dei primi due casi accertati di coronavirus in Italia. Si tratta di due turisti cinesi, nella penisola da 10 giorni e  attualmente in isolamenti all'istituto Spallanzani di Roma, in buone condizioni. 

La stanza dell’albergo del centro di Roma dove negli ultimi giorni aveva soggiornato la coppia è stata sigillata. Ulteriori misure di prevenzione potrebbero essere applicate nei confronti di veicoli e persone con cui i due sono entrati in contatto, sono quindi in corso "attente verifiche per ricostruire il percorso" dei due turisti. 

"Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati" ha detto il presidente del consiglio.  Ulteriori misure saranno decise nel Consiglio dei ministri convocato in mattinata, che sarà occasione per capire meglio la portata e la durata del blocco del traffico aereo.

Considerati i  10 casi già registrati in Europa era abbastanza probabile che anche in Italia si registrassero contagi, ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza. "La situazione è seria ma non bisogna fare allarmismi, la situazione è totalmente sotto controllo", ha in ogni caso precisato il ministro.

Evita di generare allarmisi anche il premier. «Per scongiurare questo rischio di panico non c'è altro che fidarsi di chi è competente, delle autorità competenti. Posso testimoniare che prima di questa conferenza stampa ho avuto un briefing con il ministro e con gli esperti: posso assicurare che in questo momento in Italia abbiamo adottato una linea di massimo rigore in funzione preventiva. Si parla tecnicamente di principio di precauzione».

In mattinata una nota dell'ambasciata italiana a Pechino comunicava la chiusura fino al prossimo 10 febbraio di tutti gli uffici per i visti in territorio cinese. (riproduzione riservata)


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