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Politica

Eni rafforza la collaborazione energetica con la Cina

L'accordo è stata raggiunto in occasione della X sessione del Comitato governativo Italia-Cina. Siglato un memorandum d'intesa sulla cooperazione energetica. L'export italiano verso la Repubblica popolare ha superato a novembre 12 miliardi di euro


30/12/2020 20:53

di Mauro Romano - Class Editori

Eni

Eni rafforza la collaborazione con la Cina. In occasione della X sessione del Comitato governativo Italia-Cina, il Cane a sei zampe ha siglato un memorandum d'intesa sulla cooperazione energetica con l'International cooperation center della Commissione nazionale per lo Sviluppo e le Riforme, il principale organismo di pianificazione economica. 

L'intesa, spiega una nota, stabilisce un quadro di cooperazione volto a favorire iniziative congiunte con le controparti cinesi, lungo tutta la catena di valore dell'energia in Cina e a livello internazionale. Alla luce del comune obiettivo di sviluppo sostenibile e transizione energetica verso la decarbonizzazione, le parti approfondiranno potenziali opportunità di collaborazione, focalizzandosi su fonti energetiche a basse emissioni di carbonio, tecnologie avanzate e iniziative di economia circolare. 

Un'altra intesa che va nella direzione dell'ingresso nel mercato energetico cinese è stata siglata da Snam. Si vanno così rafforzando collaborazioni che spaziano dall'energetico al petrolchimico, dal siderurgico alle infrastrutture, coinvolgendo tra le altre Nuovo Pignone (gruppo Baker Hughes), Danieli e Prysmian.

"La crescente apertura dei nostri mercati, a condizioni bilanciate e di reciprocità, così come la definizione e il rispetto di regole chiare e trasparenti, sono i presupposti per espandere e migliorare la collaborazione tra i nostri operatori economici, le nostre imprese, i nostri investitori, creando occupazione e ricchezza in entrambi i Paesi", ha commentato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Secondo gli ultimi dati Istat, a novembre l'export italiano verso la Repubblica popolare è cresciuto del 35% e ha superato i 12 miliardi di euro.  (riproduzione riservata)


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