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Politica

Green e hitech, la premier Meloni punta a partnership con la Cina

Il Ministero delle imprese e del made in Italy guidato da Adolfo Urso sta trattando con il suo omologo cinese per arrivare a un accordo nel settore della mobilità elettrica che suggelli la prossima missione della premier Meloni a Pechino. Cdp in campo per sviluppare affari anche in altri settori: presiederà il Business forum Italia-Cina


23/07/2024 18:41

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Adolfo Urso, ministro delle imprese

Il Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) sta predisponendo con il ministro dell'industria e della tecnologia cinese "un accordo di collaborazione, di partnership industriale, soprattutto nei settori della tecnologia green e della mobilità elettrica, come frutto della mia recente missione in Cina e che mi auguro possa essere finalizzato durante la missione della premier Giorgia Meloni a Pechino". Lo ha annunciato il responsabile del Mimit, Adolfo Urso, a margine del convegno Anev sull'eolico offshore in Italia.

Come è noto la premier Meloni sarà in Cina dal 28 al 30 luglio prossimo, dapprima a Pechino per una serie di incontri con le autorità, forse anche il presidente Xi Jinping, e per inaugurare le celebrazioni ufficiali per il settecentenario della morte di Marco Polo, con l'inaugurazione di una grande mostra dedicata al viaggiatore veneziano, simbolo dei legami culturali che uniscono i due paesi. La premier presenzierà anche all'apertura del business forum Italia-Cina, presieduto dal presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, e dal suo omologo di Bank of China, forum al quale sono state invitate una lista molto selettiva di grandi imprese italiane prevalentemente nel settore energetico. Il giorno 30 la premier dovrebbe poi recarsi a Shanghai per incontrare i rappresentanti della locale comunità degli affari.

Alla domanda se fosse stato individuato l'operatore cinese nel settore dell'automotive che potrebbe produrre in Italia, Urso ha risposto: "Credo che la strada sia giusta. L'Italia può essere un Paese attrattivo per quanto rigarda l'industria dell'auto avendo un ecosistema estremamente competitivo e performante. Nella mia missione in Cina sono stato accompagnato proprio dal presidente dell'Anfia, cioe da colui che rappresenta le imprese della componentistica italiana. Penso che Italia abbia tutte le condizioni per competere con altri Paesi europei, che si sono candidati anch'essi ad avere nel proprio territorio della partnership industriali e produttive con imprese di altri continenti". (riproduzione riservata)

 


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