Gli avvocati italiani fanno squadra con i colleghi cinesi. Il Consiglio nazionale forense, rappresentato dalle consigliere Carla Secchieri e Francesca Sorbi, ha raggiunto un memorandum di intesa con la All China Lawyers Association (ACLA), l’associazione nazionale degli avvocati cinesi. L’obiettivo del documento è di sostenere e favorire la collaborazione tra le avvocature improntata al rispetto dello Stato di diritto. Nella stessa occasione è stata istituita, dalla All China Lawyers Association, la Belt & Road International Lawyers Association, un'associazione di avvocati attivi lungo la cosiddetta nuova Via della Seta.
Si tratta della prima associazione internazionale di avvocati mai registrata in Cina. Ne fanno parte 85 professionisti provenienti da 36 Paesi. Lo scopo sarà quello di "costituire una piattaforma che promuova gli scambi e la cooperazione tra avvocati e organizzazioni di avvocati, oltre a fornire migliori servizi legali a sostegno della realizzazione dell'iniziativa Belt & Road", spiega una nota del Cnf.
Gli ambiti legali della cooperazione lungo il progetto infrastrutturale e di sviluppo lanciato da Pechino nel 2013 stanno infatti diventando prioritari, con l'intesificarsi dei
La partecipazione del CNF all’associazione BRILA apre ai colleghi italiani molte possibilità di conoscenze che possono tradursi in acquisizione di maggior professionalità e soprattutto occasioni di lavoro”, ha sottolineato la consigliera Carla Secchieri, che ha rappresentato il CNF nella trattativa che ha condotto alla sottoscrizione di BRILA, iniziata nel 2018 nell’ambito delle diverse iniziative volte a potenziare la cosiddetta “Nuova Via della Seta”, per sostenere lo sviluppo dei servizi legali. I lavori della nuova associazione sono stati calendarizzati a partire dal mese di gennaio 2020.
Nel confermare il suo supporto all’iniziativa, il ministro cinese per la Giustizia, Fu Zhenghua, ha voluto sottolineare il valore aggiunto di BRILA. Per Fu si tratta della condivisione di risorse "che permette il potenziamento degli scambi dei servizi legali in una strategia basata sulla cooperazione win-win, capace di apportare benefici a tutte le parti coinvolte”. (riproduzione riservata)