La salda appartenenza dell'Italia all'Unione europea e alla Nato permette all'Italia un confronto leale con la Cina. A dirlo il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. "Data la complessità dell’attuale contesto, occorre che il partenariato strategico tra i nostri due paesi si rafforzi ancora di più, imprimendo nuovo slancio alle iniziative già avviate o da avviare con il profondo impegno di entrambe le parti", ha ribadito il titolare del Mef nel discorso di apertura del secondo Dialogo finanziario tra Italia e Cina, tenuto in videoconferenza e aperto dall'omologo cinese Liu Kun.
Gualtieri ha preso spunto dalla prossima presidenza italiana del G20. "Il nostro compito sarà quello di proporre soluzioni condivise volte non solo ad accelerare l’uscita dalla crisi, ma anche a sostenere una crescita più inclusiva e sostenibile nel lungo periodo", ha spiegato. L'obbiettivo è "costruire politiche che non siano ispirate al multilateralismo".
I tre pilastri indicati dal Tesoro saranno persone, pianete e prosperità. "Questo si traduce in una strategia globale volta a combattere le ingiustizie e le disuguaglianze, perché una società più equa e inclusiva non è solo più giusta, ma anche più prospera e, a livello globale, più democratica", ha sottolineato ancora il ministro.
Inaugurato lo scorso anno il Finance Minister Dialogue Mechanism ha l'intento di promuovere la cooperazione tra Roma e Pechino, secondo il principio di un'intesa vantaggiosa per entrambe le parti. L'appuntamento si aggiunge ad altri due forum di cooperazione bilaterale, il partenariato strategico avviato nel 2004 e il comitato governativo Italia-Cina. L'edizione di quest'anno (la prossima si terrà in Italia) servirà inoltre a preparare il prossimo G20.
"L’economia internazionale è stata infatti colpita dalla più grande crisi dalla Grande Depressione per via di uno shock inatteso e senza precedenti, quale è la pandemia da Covid19", ha ricordato ancora Gualtieri, "I nostri due Paesi sono stati tra i primi a fronteggiare questa emergenza su larga scala, e si sono presto elevati ad esempio di uno sforzo collettivo da portare in dote alla comunità internazionale. Voglio qui dare testimonianza del grande sforzo promosso dalla Cina per rispondere alla pandemia, con risultati straordinari che meritano il nostro encomio e riconoscimento.Proprio nelle settimane peggiori, l’Italia ha toccato con mano il sostegno e la vicinanza della comunità mondiale, anche da parte delle autorità e del popolo cinese. Manifestazioni di solidarietà e di assistenza che non dimenticheremo"
Per il ministro "l’indubbia rilevanza di questo Dialogo Finanziario nel promuovere le relazioni internazionali è ampiamente riconosciuta e condivisa non solo a livello delle rispettive amministrazioni, ma anche dal settore privato. Perché quella tra i nostri due paesi è una relazione articolata, tanto a livello bilaterale quanto nell’ambito multilaterale, che coinvolge una molteplicità di attori". La Cina, ha ricordato, rappresenta per l'Italia unoo dei principali partner economici, ed è inoltre un attore "ormai strategico per affrontare qualsiasi sfida di dimensione globale, con cui occorre dialogare anche quando le posizioni non convergono pienamente." (riproduzione riservata)