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Politica

Il Tagikistan cerca investitori italiani: la crescita è al 7% annuo

Entro il 2030 il Paese punta a rafforzare la sicurezza alimentare, l'indipendenza energetica, ad accelerare l'industrializzazione e la trasformazione in un corridoio di transito infrastrutturale privilegiato


30/01/2023 10:24

di Mauro Romano - Class Editori

Tajikistan

Il 25 gennaio, Mikro Kapital, società specializzata nell’impact finance e nella microfinanza, e l’ambasciata della Repubblica del Tagikistan hanno riunito la comunità finanziaria e imprenditoriale a Milano in occasione dell’evento “Investing in Central Asia, a journey to Tajikistan”.

La conferenza è stata l’occasione per presentare all’ampia platea il Tagikistan, un Paese ancora fuori dai radar degli investitori europei ma che si caratterizza per grandi opportunità dal punto di vista della crescita economica, degli investimenti ESG e in cui la microimprenditoria femminile svolge un ruolo fondamentale nel tessuto economico.

I lavori sono stati aperti dall’Ambasciatore del Tagikistan in Francia e Italia, Jamoliddin Ubaidullo, che ha descritto i costanti progressi compiuti dal paese sul fronte della riduzione del tasso di povertà - passato dall'83% al 26,3% tra il 2000 e il 2021 - e della crescita economica – registrando un tasso di crescita medio dell'economia nazionale pari al 7% annuo. L'Ambasciatore ha descritto le quattro priorità di sviluppo al 2030: la sicurezza alimentare, la garanzia dell'indipendenza energetica, l'accelerazione dell'industrializzazione e la trasformazione del Tagikistan in un corridoio di transito infrastrutturale privilegiato. 

Micro, piccole e medie imprese sono una delle architravi del Paese dove forte è anche la presenza dell'imprenditoria femminile, ha spiegato Andrey Palka, CEO di IMON International. I dati a sostegno di questa tesi non mancano: nel 2022, ad esempio, secondo l'indice "Women, Business and Law" della Banca Mondiale, il Tagikistan occupa la 71esima posizione a livello mondiale su 187 Paesi presi in esame dall'indice stesso. Non solo, il 45% della forza lavoro tagika è rappresentata da donne. Palka ha descritto anche il progetto della BERS, "Women in Business", a cui IMON partecipa dal 2017 e che fornisce supporto e formazione alle imprenditrici locali.

Lo speech conclusivo è stato invece tenuto da Webuild, che ha descritto il lavoro che la compagnia svolge in Tagikistan per la realizzazione della Diga Rogun, che una volta conclusa sarà la più alta del mondo, un’opera fondamentale per valorizzare appieno lo straordinario potenziale idroelettrico del paese. (riproduzione riservata)


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