L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e l'amministrazione generale della Dogane della Repubblica popolare cinese hanno siglato un memorandum di intesa per la cooperazione tra la direzione regionale delle dogane di Venezia, Trieste e Ravenna con il distretto doganale di Shanghai.
L'accordo, alla cui firma ha presenziato il ministro dell'Economia Giovanni Tria, prevede la collaborazione tra uffici operativi delle rispettive direzioni regionali doganali per contrastare le violazioni doganali e facilitare il commercio. «E' un accordo importante perché migliorerà in modo molto concreto le nostre operazioni commerciali,» ha spiegato il ministro Tria.
L'accordo prevede un contatto diretto tra uffici operativi, quindi più efficiente di quello a livello centrale previsto dagli accordi tra Ue e Cina, per lo scambio di informazioni ed esperienze professionali utili a rendere piu' efficace il contrasto alle violazioni di carattere doganale.
È inoltre prevista la collaborazione per attuare misure di facilitazione del commercio, in linea con quanto indicato negli accordi per il mutuo riconoscimento dei rispettivi programmi di facilitazione Ue e Cina concessi agli operatori economici autorizzati.
È introdotta anche la possibilita' di scambiare informazioni su problematiche doganali riscontrate da operatori economici nazionali nel Paese di destinazione della merce; è infine prevista l'organizzazione di operazioni congiunte mirate al contrasto di specifici fenomeni illeciti e lo scambio di informazioni su spedizioni specifiche oggetto di valutazioni di rischio.
La scelta di Shanghai è stata oggetto di una lunga negoziazione in considerazione dell'importanza del porto, il primo al mondo per volume di traffico containerizzato e primo distretto doganale cinese per volumi di operazioni doganali. Da parte italiana, la scelta dei porti del Nord Adriatico si basa sul crescente interesse cinese sui porti del Nord Est e la crescente importanza di questi porti quali hub per le spedizioni da e per la Cina dal Centro Europa.