Mentre a Pechino l'ambasciata si prepara per la visita di stato del presidente Sergio Mattarella, in programma dal 6 al 12 novembre prossimi, con tappe a Pechino, Shanghai (in coincidenza con la Ciie, la maggiore fiera dell'import) e Guangzhou, il capo missione nella capitale della Repubblica popolare, Massimo Ambrosetti ha fatto il punto con Mff - Milano Finanza su alcune delle iniziative in programma.
«È importante rilanciare la narrazione sulla moda e sul design italiano in Cina, anche se siamo già molto apprezzati», ha spiegato Ambrosetti, «una novità l’ha annunciata il ministro degli esteri Antonio Tajani. Sono stati convocati i cosiddetti Stati generali della moda, quindi in tutta la dimensione promozionale che fa capo alla Farnesina, la moda è una priorità assoluta».
I dati macroeconomici segnalano una flessione che avrebbe avuto un impatto negativo sul lusso. Il lusso in Cina è davvero in crisi? «In crisi no, ma per la prima volta in 30 anni a livello di consumi e redditi delle famiglie c’è una battuta d’arresto legata al crollo del mercato immobiliare e dalla borsa andata male», ha continuato l'ambasciatore, «i cinesi sono amanti del lusso ma anche risparmiatori, però rimarrà sicuramente quella ricerca di un lusso più legato al design alla qualità e non per forza quello più costoso».
In questo scenario, il Made in Italy continuerà ad avere un ruolo? «Questo è il grande potenziale del made in italy, la qualità, che non per forza costa di più. Anche attraverso i nuovi spazi l’e-commerce, i social media... Non è facilissimo ma siamo ben attrezzati. Sistema Italia ha molta expertise per questa società totalmente digitalizzata», ha risposto Ambrosetti.
Quali sono i progetti in ballo tra i due paesi? «Probabilmente un Italian fashion day. Adesso abbiamo la giornata dello sport italiano e quindi sarà un altro grande appuntamento per creare sinergia».
Ambrosetti ha annunciato che l’8 novembre per il terzo Forum culturale Italia-Cina, le industrie culturali produttive con la moda al centro, ci sarà il presidente di Cnmi, Carlo Capasa. «I cinesi apprezzano moltissimo il fatto che la nostra moda sia legata al saper fare ma anche alla cultura». Arriverà anche il presidente Sergio Mattarella? «Ci sarà. E chiuderà la splendida mostra su Marco Polo in occasione dei 700 anni dalla morte. E faremo una nuova mostra sulle capacità italiane nel restauro e porteremo un Caravaggio restaurato». (riproduzione riservata)