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Politica

L'export 2021 sarà trainato dall'Asia, Cina in testa

Rapporto Ice-Istat. Lo scorso anno le esportazioni del made in Italy ha registrato una crescita del 2,3% e la bilancia commerciale un saldo positivo di 53 miliardi di euro. Un dato cui l’emergenza Covid imporrà una brusca frenata nel 2020. Per quest’anno è infatti prevista una flessione del 12%, a prezzi costanti, per poi crescere del 7,4% nel 2021 e del 5,2% nel 2022, anno su anno


28/07/2020 11:13

di Mauro Romano - Class Editori

Carlo Maria Ferro
Carlo Maria Ferro

Sarà l’Asia, Cina in testa, a trainare la ripresa degli scambi globali nel 2021. Il maggiore utilizzo dell’e-commerce, in questi Paesi, potrebbe diventare strutturale, agendo da volano per il commercio, soprattutto nell’ambito dei beni di consumo. A indicare la via è l’ultimo Rapporto sul commercio estero L’Italia nell’economia internazionale realizzato dall’Agenzia Ice in collaborazione con Prometeia, Istat, Fondazione Masi, Università Bocconi e Politecnico di Milano.

“I dati consuntivi confermano che nel 2019 l’export italiano godeva di un ottimo stato di salute. Aveva terminato l’anno con una crescita del 2,3% attestandosi a 476 miliardi di euro e mantenuto la quota di mercato sul commercio mondiale stabile al 2,84%.”, ha spiegato il presidente dell’Ice, Carlo Maria Ferro, “Un risultato importante perché ottenuto in un periodo turbolento sui mercati mondiali, particolarmente per i Paesi europei, stretti nella disputa commerciale Usa-Cina, pressati dai dazi americani su molti beni esportati dall’Europa e confusi nell’incertezza su tempi e termini della Brexit”.

Lo scorso anno le esportazioni del made in Italy hanno registrato una crescita del 2,3% e la bilancia commerciale un saldo positivo di 53 miliardi di euro. Un dato cui l’emergenza Covid imporrà una brusca frenata nel 2020. Per quest’anno è infatti prevista  una  flessione del 12%, a prezzi costanti, per poi crescere del 7,4% nel 2021 e del 5,2% nel 2022, anno su anno.

Dal punto di vista delle categorie merceologiche, i cali più importanti nel 2020 sono previsti nei mezzi di trasporto, con l’import mondiale di autoveicoli e moto in contrazione del 16% a prezzi costanti e una domanda globale di cantieristica in forte flessione (-12%). Il ridimensionamento potrà essere più contenuto nei settori meno ciclici e favoriti nel paniere di spesa associato all’emergenza, quali la chimica farmaceutica (-9,6%), l’alimentare e bevande (-10,6%) - con una forte contrazione della domanda del canale Ho.Re.Ca – e elettronica ed elettrotecnica (- 10% circa).

“Più che ragionare sui numeri è ora importante orientare l’azione combinando reazione e visione perché le sfide di oggi si giocano in un contesto globale diverso dal passato. Digitale, innovazione e sostenibilità sono le parole chiave per rivolgersi alle nuove generazioni di consumatori globali. Per rispondere all’urgenza del momento e rafforzare il posizionamento strategico del Made in Italy sui mercati di domani è quanto mai importante l’azione di supporto del Sistema Paese”. Ha aggiunto Ferro, in particolare, per le pmi che rappresentano oltre il 90% delle imprese italiane e generano oltre il 50% dell’export, ma sono anche, per taglia, le più vulnerabili e, per assetto organizzativo, le meno preparate all’innovazione digitale dei processi”.

Per rilanciare gli scambi Farnesina e Ice hanno messo in piedi un patto per l’export che si va a sommare alle misure già avviate. Da novembre dello scorso anno Ice è tornata territorio con la rete dei desk regionali.  Da aprile scorso i servizi di avvio all'export in 78 uffici esteri sono stati resi gratuiti per le imprese fino a 100 addetti.

Dallo scoppio dell’emergenza Covid l’agenzia offre inoltre assitenza gratuita del primo modulo di partecipazione a fiere estere per il 2020 e il 2021 e rimborsi per gli oneri. In questo quadro si inseriscono anche gli accordi con numerosi marketplace con l'obiettivo di portare le imprese italiane in 59 iniziative nei canali e-commerce e della grande distribuzione offline to online in 28 Paesi nel mondo; il progetto Fiera Smart 365 che consentirà alla manifestazione di vivere 365 giorni all'anno; la formazione di 150  nuovi digital export manager. (riproduzione riservata)

 


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