Export cinese ancora a gonfie vele in marzo mentre nel primo trimestre di quest'anno il surplus commerciale aumenta del 50%: questi sono le tendenze che emergono dai dati comunicati in via preliminare dalle dogane cinesi.
Disaggregando i dati emerge che il surplus commerciale è sceso a 102,6 miliardi di dollari a marzo rispetto ai 170,5 miliardi di dollari che riguardava il bimestre gennaio-febbraio. Su base annua, l'avanzo di marzo è quasi raddoppiato rispetto ai 58,6 miliardi di dollari del marzo 2024. Ma soprattutto l'avanzo commerciale cumulativo nel primo trimestre del 2025 si è attestato a 273 miliardi di dollari, contro 184 milioni nel 2024, quindi con una crescita del 50% circa.
La spinta principale è venuta dalle esportazioni aumentate del 12,4% su base annua, raggiungendo i 313,9 miliardi di dollari nel mese di marzo, nettamente al di sopra della crescita del 4,4% prevista dagli economisti e in forte accelerazione rispetto all'incremento del 2,3% registrato nel periodo gennaio-febbraio.
Al contrario, le importazioni di marzo hanno subito una contrazione del 4,3% a 211,3 miliardi di dollari, un calo più marcato rispetto al 2% previsto dagli economisti, ma più lieve rispetto alla discesa dell'8,4% di gennaio-febbraio.
Nonostante un contesto esterno complesso e difficile, "il cielo non cadrà" per le esportazioni cinesi, ha affermato Lyu Daliang, funzionario della General Administration of Customs del Paese asiatico.
Lyu, riferisce Xinhua, ha puntualizzato che negli ultimi anni la Cina ha compiuto progressi costanti nella diversificazione dei mercati del commercio estero e nell'approfondimento della cooperazione industriale e di filiera con partner di tutto il mondo. «Questi sforzi non solo hanno sostenuto lo sviluppo dei nostri partner, ma hanno anche migliorato la nostra capacità di ripresa», ha proseguito Lyu.
Il funzionario ha infine sottolineato che il vasto mercato interno cinese rimane un forte sostegno per l'economia, aggiungendo che il Paese trasformerà la certezza interna in un cuscinetto contro la volatilità globale.
Più caute le previsioni. La serie di dazi del presidente americano Donald Trump «non ha intaccato le esportazioni cinesi a marzo, con una crescita che ha battuto ancora una volta le previsioni. Tuttavia, diverse categorie stanno già iniziando a mostrare l'impatto della guerra commerciale. È probabile che i dati sul commercio bilaterale del mese prossimo subiscano un brusco calo», avvertono gli economisti di Ing.
E sui prossimi dati imnfluiranno senz'altro le dicisioni di Pechino di sospendere le esportazioni di cruciali minerali e magneti essenziali, che, tra l'altro, rischiano di compromettere l'approvvigionamento di componenti fondamentali per diversi settori industriali globali, dai veicoli alle tecnologie avanzate. (riproduzione riservata)