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Politica

L'export di chip spinge al rialzo la bilancia commerciale cinese

Circuiti integrati e auto elettriche imprimono un'inaspettata spinta in alto in maggio alle esportazioni cinesi, che comunque crescono nei primi 5 mesi dell'anno. Con l'Italia i flussi complessivi sono stabili, ma peggiora il saldo della bilancia. La Ue resta il primo partner commerciale della Cina, nonostante un calo dei flussi del 4,5%, superiore a quello degli Stati Uniti


07/06/2024 15:34

di Alberto Chimenti - Class Editori

settimanale
Silvia Guizzo, economista, Intesa Sanpaolo

Le esportazioni dalla Cina sono aumentate del 7,6% su base annua a 302,35 miliardi di dollari a maggio 2024, oltre le attese di una crescita del 6% e accelerando rispetto a un aumento dell’1,5% del mese precedente, secondo i dati delle dogane cinesi. Si tratta dell’incremento più marcato da gennaio.

Considerando i primi cinque mesi dell'anno, le esportazioni sono aumentate del 2,7% a 1,4 trilioni di dollari trainate dalle vendite di mobili e componenti (16,6%), prodotti in plastica (8,5%), elettronica (4,3%), alluminio greggio e materiali in alluminio (3,4%), filati, tessuti e prodotti tessili (2,6%).

Tra i partner commerciali, le esportazioni sono cresciute verso i paesi dell’area Asean (9,7%), Hong Kong (10,8%), Taiwan (8,5%) e America Latina (10,2%), mentre sono rimaste stabili verso gli Stati Uniti (+0,2%) e sono scese nei confronti di Ue (-3,9%) e Africa (-2,1%).

Tra i paesi ocidentali la Ue resta comunque il maggior partner commerciale della Cina con un totale di 313 miliardi di dollari di scambi, mentre gli Stati Uniti seguono a 263 miliardi, Canada e Regno Unito a 38 miliardi. 

Il commercio con l'Italia ha segnato una totale stabilità nel periodo gennaio-maggio, con 30 miliardi di scambi, effetto di una leggera crescita dell'export verso l'Italia (+0,6%) a 19 miliardi di dollari di un import in calo dell'1%, a 10,9 miliardi di dollari. Il saldo negativo, per l'Italia, della bilancia commerciale continua quindi a crescere.

Rispetto alle altre due economie forti della Ue, Francia e Germania, l'Italia è, però, quella che ha risentito meno del rallentamento dei flussi commerciali con la Cina. Con la Germania, infatti, il totale degli scambi è diminuito dell'8% e del 4,6% con la Francia e addirittura del 12% con l'Olanda.  

Le esportazioni cinesi sono state guidate da prodotti tecnologici come i circuiti integrati, il cui valore è aumentato del 28,5% su base annua a maggio. Le esportazioni di auto sono rimaste forti a 10,5 miliardi di dollari, leggermente inferiori all'importo di aprile, mentre la quantità è aumentata di 13.000, indicando un calo dei prezzi medi.

Le esportazioni verso il Brasile e l'Associazione delle nazioni del Sud-est Asiatico hanno nuovamente guidato la crescita, aumentando rispettivamente del 48,9% e del 22,5%. Le importazioni dal Brasile sono diminuite del 17,7% a maggio dopo essere aumentate del 20,7% ad aprile.

Le importazioni sono state frenate da un calo del 13,6% del valore dei prodotti agricoli acquistati nel paese. Tra gli altri principali partner commerciali, le importazioni dalla Corea del Sud e da Taiwan sono aumentate significativamente mentre quelle dagli Stati Uniti sono diminuite del 7,8%.

«I dati del commercio estero estero della Cina hanno registrato a maggio una netta accelerazione delle esportazioni, che potrebbero aver beneficiato in parte dell'anticipo degli ordini in vista dell'imposizione di diversi tipi di dazi, principalmente da parte degli Usa», ha commentato Silvia Guizzo, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, «le importazioni sono invece rallentate, in linea con la debolezza della domanda interna. Un miglioramento è atteso nei prossimi mesi grazie agli effetti delle politiche fiscali di supporto recentemente approvate».

Il surplus commerciale della Cina è stato di 82,62 miliardi di dollari a maggio, rispetto ai 72,35 miliardi di dollari di aprile. Nei primi cinque mesi del 2024, le spedizioni cinesi all'estero sono aumentate del 2,7%, mentre il commercio in entrata è aumentato del 2,9%. (riproduzione riservata)


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