L’Accademia cinese per le scienze sociali, il più importante think tank governativo della Cina, ha iniziato una serie di pubblicazioni annuali dedicate all’Italia. La prima, presentata lunedì 20 luglio a Pechino, Rapporto sullo sviluppo dell’Italia: 2019-2020. Si tratta di un’analisi sulla situazione economica, politica e sociale della penisola e sullo sviluppo delle relazioni diplomatiche e commerciali bilaterali
La pubblicazione, come ricordato da Wu Baiyi, direttore dell’Istituo di studi europei della Cass, si inserisce nel quadro del 50° anniversario delle relazioni diplomatiche Italia-Cina, e raccoglie interventi di accademici, ricercatori e studiosi a livello internazionale, tra cui l’ex ambasciatore a Pechino, Alberto Bradanini, e l’ex capo economista del Mef, Lorenzo Codogno.
Secondo Xie Shouguang, president of Social Sciences Academic Press, il volume colma un gap nella produzione del centro studi e tra le pubblicazioni in Cina.
Il rapporto servirà soprattutto come piattaforma per portare in Cina le ricerche di studiosi italiani, nonché a formare accademici cinesi che possano favorire gli scambi culturali con la penisola e l’Europa.
Tra i temi di maggiore interesse, oltre alla presenza di partiti populisti e alle prospettive dell’integrazione europea, il volume si concentra in un’analisi delle aree industriali della penisola, dei trend nei sondaggi e nell’opinione pubblica nazionale sugli affari esteri e sulla politica interna. Tra i contributi pubblicati, anche un saggio, del presidente del Comitato Scientifico dell’Eurispes, del Alberto Mattiacci dal titolo “L’arte del fare: lo stile di vita italiano e le sue eccellenze”.
Il governo intanto sta intensificando la collaborazione culturale e scientifica con la Repubblica popolare. Lo scorso marzo la Farnesina ha messo a punto un piano d'azione con orizzonte al 2025 per sviluppare al meglio la cooperazione scientifica e tecnologica. Gli esperti del ministero degli Esteri hanno individuato otto ambiti di collaborazione per intensificare il collegamento tra ricerca, alta formazione e industria.
Il ventaglio di settori comprende fisica, geofisica e spazio; materiali avanzati; ambiente e energia; urbanizzazione sostenibile; nuove tecnologie per il patrimonio culturale; agricoltura; scienze della vita, salute e benessere; e da ultimo tecnologie per la fabbrica intelligente. (riproduzione riservata)