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Politica

La crescita dei consumi interni punto chiave per Pechino anche nel 2025

Secondo alcuni analisti cinesi, gestori di fodni, i consumatori più giovani stanno modificando i modelli di spesa e aumentando la domanda di servizi. Di questo nuovo atteggiamento potrebbero beneficiare settori come la cura della pelle, il cibo per animali, le bevande e i veicoli elettrici. Fiducia nel piano di incentivi promesso dal governo anche per quest'anno


29/01/2025 15:48

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

settimanale
Jie Lu, head of investments China di Robeco

In risposta alle tensioni commerciali che creano incertezze per i beni cinesi, Jimmy Chen, gestore del fondo Growth China di Comgest, si aspetta un approccio proattivo da parte di Pechino durante il primo anno del secondo mandato presidenziale Usa di Donald Trump.

Il rilancio dei consumi interni rimane una priorità assoluta nel piano di crescita del governo cinese, con nuovi incentivi per gli acquisti annunciati nei primi 10 giorni del 2025, sottolinea l'analista. Con la crescita della ricchezza nel Paese, i consumatori più giovani stanno modificando i modelli di spesa e aumentando la domanda di servizi.

Nel settore digitale, i servizi di consegna all'avanguardia della piattaforma di shopping Meituan stanno ampliando il mercato di riferimento e Tencent Music, la principale piattaforma di streaming musicale cinese, sta capitalizzando la crescente disponibilità dei consumatori locali a pagare per abbonamenti digitali.

«Mentre i leader nazionali in settori come la cura della pelle, il cibo per animali, le bevande e i veicoli elettrici guadagnano quote di mercato, riteniamo che queste tendenze possano rappresentare significative opportunità di crescita in una serie di segmenti di consumo», ha concluso Chen.

Concorda con lui Jie Lu, head of investments China di Robeco, asset manager olandese con 200 miliardi di euro di fondi in gestione, secondo cui «la lunga marcia della Cina per uscire dalla sua crisi deflazionistica sta finalmente ottenendo il coordinamento fiscale e monetario di cui ha bisogno».

Lu ritiene che il mercato azionario cinese possa reagire positivamente nel 2025. «La politica fiscale e monetaria di Pechino è coordinata per stimolare l'attività economica e guidare la crescita nell'anno appena avviato, a differenza di quanto avvenuto tra il 2022 e metà del 2024», ha scritto l'analista.

L'urgenza nel sostegno statale all'economia del Paese è dovuta all'inizio del secondo mandato presidenziale di Donald Trump, poichè si prevede che il nuovo presidente Usa alzerà i dazi sui beni cinesi. «Nonostante le sfide e l'incertezza, riteniamo che in Cina vi siano sane opportunità di investimento a lungo termine», ha spiegato l'esperto, puntando il dito su settori incentrati sulla ripresa dei consumi, sull'autosufficienza tecnologica e sul potenziamento industriale.(riproduzione riservata)


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