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Politica

La Pboc abbasserà i tassi ma senza inondare di liquidità

Nei prossimi mesi fino a dicembre, la banca centrale cinese non azzererà del tutto i tassi di interesse ma punterà soprattutto a sostenere il credito alle piccole e microimprese, senza allentare troppo i vincoli di capitale per le banche, impegnate a fronteggiare i rischi crescenti dell'economia in affanno.


25/08/2020 16:06

di Pier Paolo Albricci - Class Editori

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Yi Gang, governatore della banca centrale cinese

La Cina manterra' una politica monetaria prudente e "convenzionale" nella seconda meta' dell'anno e continuerà ad essere flessibile.

Lo ha detto un alto funzionario della banca centrale cinese, la Peoples' Bank of China (Pboc), sottolineando come il Paese abbia bisogno di raggiungere maggiore stabilità tramite la politica monetaria per combattere le incertezze causate dal coronavirus.

Sun Guofeng, capo del dipartimento di politica monetaria della People's Bank of China, ha sottolineato come dal momento che la Cina non ha portato i tassi di interesse a zero o in territorio negativo, nè adottato politiche non convenzionali, la PBoC non ha il "problema di uscire da tali misure" e per questo può mantenere una politica monetaria coerente nei prossimi mesi. Attualmente il tasso guida della banca centrale cinese è al 3,85%

La banca centrale continuera' a mantenere una liquidita' ragionevole e adeguata, evitando stimoli "simili a inondazioni" e assicurando che il denaro vada alle piccole e micro imprese, ha detto il vice governatore della PBoC Liu Guoqiang durante la stessa riunione. Guoqiang ha detto che la banca centrale spingera' leggermente verso il basso i tassi sui prestiti per alleggerire l'onere delle societa', da oltre 600 miliardi di yuan (86,70 miliardi usd) nel periodo agosto-dicembre.

Tuttavia, "non vogliamo sparare tutti i proiettili in una volta", ha detto Liu e "ad esempio, al momento non e' necessario ridurre i requisiti di capitale per le banche".

La redditivita' di molti istituti di credito e' diminuita rispetto allo scorso anno perche' hanno seguito la richiesta di Pechino di offrire prestiti piu' economici e tagliare le commissioni per le imprese colpite dall'epidemia.

"Dobbiamo garantire che le banche dispongano di capitali sufficienti per sopportare i rischi", ha affermato Xiao Yuanqi, chief risk officer della China Banking and Insurance Regulatory Commission, aggiungendo che "ci sono sfide nel settore finanziario, ma nel complesso il livello di rischio e' ancora completamente controllabile". (riproduzione riservata)


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