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Politica

Made in Italy, 716 milioni di aiuti per le aziende che esportano

I fondi arrivano in gran parte da Sace e Simest (400 milioni), ma anche 316 milioni sono stati messi sul piatto dal Ministero guidato da Luigi Di Maio. Saranno gratuite fiere e servizi Ice per le pmi. Roberto Gualtieri, ministro del tesoro, ha annunciato anche provvedimenti straordinari sull'assicurazione all'export


04/03/2020 11:04

di Luisa Leone - Class Editori

716 milioni per il Made in Italy
Luigi Di Maio

Un piano straordinario da 716 milioni per il sostegno e il rilancio del Made in Italy, pesantemente colpito negli ultimi giorni dalle reazioni scomposte di molti Paesi che non solo hanno chiuso i voli da e per l'Italia, ma hanno anche iniziato a rifiutare le merci provenienti dal Paese e addiritttura a chiedere  bollini sulla salubrità dei prodotti. E' quello appena lanciato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che stamane ha riunito mezzo governo e diverse agenzie governative attive nel commercio con l'estero per presentare il progetto "aperto" per le produzioni tricolore. 

"Abbiamo a disposizione risorse per 716 milioni per il Piano straordinario per la Promozione del Made in Italy che è un progetto aperto a tutti". Lo ha detto il responsabile della Farnesina. In particolare, "316 milioni si sommano ai 400 milioni del fondo Sace Simest per l'internazionalizzazione delle imprese", ha concluso Di Maio.

Nell'ottica del quadro aperto anche il responsabile dell'Economia, Roberto Gualteri, ha annunciato il suo contributo al sostegno del Made in Italy, spiegando che il dicastero è al lavoro per rendere più fruibile l'assicurazione all'export da parte dello Stato. Aggiungendo poi che anche Sace e Simest stanno prendendo misure per sostenere le aziende in questo momento delicato, soprattutto quelle di dimensioni minori.

Più in generale, riguardo l'impatto che il coronavirus sta avendo e potrà ancora avere sull'economia, Gualtieri ha spiegato che stamane  in occasione di una "call con i paesi del G7 si è concordato che si è pronti a intervenire con misure di carattere fiscale adeguate a sostenere l'economia", aggiungendo che l'Itlaia si sta muovendo e si muoverà su questa falsariga. 

Il Piano messo a punto da Di Maio prevede che "l'Ice finanzierà il 100% delle spese sostenute dalle aziende che non hanno potuto partecipare alle fiere a causa dell'emergenza coronavirus" negli ultimi tempi. Inoltre, "fino a marzo 2021 le aziende potranno prendere parte alle iniziative Ice senza versare la quota di partecipazione", si tratta di 15 milioni di spese. Infine, da aprile, l'Ice offrirà a tutte le aziende entro i 100 dipendenti i suoi servizi negli uffici all'estero "in forma gratuita".

In  merito alla psicosi da virus scattata in alcuni Paesi contro i prodotti italiani il responsabile degli Esteri ha detto: "I blocchi alle merci italiane sono inaccettabili e avere paesi che in queste ore stanno chiedendo all'Italia i bollini 'virus-free', dei bollini di garanzia sulle merci italiane, è altrettanto inaccettabile, stiamo protestando attraverso la rete diplomatica e stiamo chiedendo all'Organizzazione Mondiale della Salute di dire che si tratta di richieste assurde. È una discriminazione inaccettabile ma anche un tentativo di concorrenza sleale che non possiamo accettare". 

Intanto entro venerdì prossimo il governo dovrebbe adottare un secondo decreto di natura economica per dare sollievo soprattutto alle imprese della zona più colpita dal virus, che dovrebbe valere circa 3,6 miliardi, mentre servirà ancora qualche settimana per mettere a punto gli altri provvedimenti, soprattutto quelli per il rilancio degli investimenti, che saranno convogliati in un decreto che porterà la potenza di fuoco messa a disposizione dall'esecutivo a 12-15 miliardi di euro, come anticipato da MF-Milano Finanza. (riproduzione riservata)


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