TMview si espande sul mercato cinese. L'Euipo, ossia l`Ufficio dell`Unione europea per la proprietà intellettuale e l`Amministrazione nazionale cinese per la proprietà intellettuale hanno avviato ufficialmente l`inclusione dei marchi cinesi nella banca dati uno strumento internazionale di informazione con cui imprese e professionisti possono consultare i dettagli di un marchio come paese di origine, prodotti e servizi, tipo e data di registrazione.
L'accordo è stato possibile grazie a un'intensa cooperazione tecnica tra gli uffici della proprietà intellettuale dell`Ue e della Cina. Come spiega una nota dell'Euipo, da ora più di 32 milioni di marchi cinesi registrati sono disponibili online nello sportello unico TMview. In seguito all'inclusione dei marchi registrati cinesi, TMview passerà da oltre 62 milioni a 90 milioni di voci provenienti da 75 uffici di proprietà intellettuale.
L'inclusione dei marchi cinesi in TMview è stata possibile grazie al sostegno di IP Key China, si legge, un progetto finanziato dall'Ue che promuove i diritti di proprietà intellettuale in Cina e collabora con le autorità locali.
Lo scorso anno i procuratori cinesi hanno intentato azioni legali contro 12.163 individui coinvolti in 5.847 casi di violazione dei diritti di proprietà intellettuale nel 2020. Lo ha fatto sapere oggi la Procura Suprema del Popolo (SPP). Quest'ultima ha inoltre precisato che tra i 5.847 casi, il 94,2% avevano come oggetto violazioni di marchi commerciali e che lo scorso anno i procuratori a livello nazionale hanno approvato l'arresto di 7.155 sospetti per violazione dei diritti di proprietà intellettuali. (riproduzione riservata)