«La Via della seta deve essere una strada a doppio senso e lungo di essa devono transitare non solo commercio ma talenti, idee, conoscenze». Lo ha detto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, commentando l'accordo sulla nuova Via della Seta tra l'Italia e la Cina che sarà firmato domani.
«La firma del memorandum Italia-Cina è un segno dell'attenzione per una cornice ideale per un incremento delle collaborazioni congiunte tra imprese italiane e imprese cinesi», ha detto l presidente della Repubblica nel corso di una conferenza stampa al termine del colloquio con il presidente cinese Xi Jinping.
«La cooperazione tra Italia e Cina sara' confermata e rafforzata durante la visita cosi' gradita del presidente Xi con intese commerciali», ha aggiunto Mattarella auspicando che «alla luce del mandato italiano nel consiglio per i diritti umani dell'Onu si possa proseguire in un confronto costruttivo sui temi cosi' rilevanti».
Anche il presidente Xi Jinping si e' detto soddisfatto dei rapporti che intercorrono tra i due Paesi. «Ringrazio il presidente per l'accurata e squisita accoglienza: nonostante la distanza geografica, i due popoli nutrono da sempre una profonda amicizia», ha detto Xi Jinping sottolineando che l'incontro con Mattarella e' stato «fruttuoso, con un ampio consenso».
Quanto agli investimenti,«la parte cinese vuole uno scambio commerciale a due sensi e un flusso degli investimenti a due sensi. Guardando il mondo ci ritroviamo avanti un cambiamento epocale, la Cina e l'Italia sono due importanti forze nel mondo per salvaguardare la pace e promuovere lo sviluppo. La Cina vuole lavorare con l'Italia per rilanciare lo spirito di equità, mutuo rispetto e giustizia".
Domani il presidente cinese sara' a Villa Madama per firmare con il governo l'accordo sulla Via della Seta, accolto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Nel corso della cerimonia, oltre all'intesa sulla via della Seta verranno firmati accordi e intese tra i competenti ministri italiani e cinesi e tra le imprese dei due Paesi. Alla cerimonia sara' presente il vicepremier Luigi Di Maio, che avra' un bilaterale con il suo omologo. Assente, invece il vicepremier leghista Matteo Salvini.
«Sia la Cina che l'Italia riconoscono che la necessità di unire gli sforzi di tutta la comunità internazionale per affrontare con successo le principali sfide del nostro tempo, dalla salvaguardia della pace e della stabilità, alla lotta ai cambiamenti climatici, all'attuazione di un programma di sviluppo inclusivo e sostenibile», aveva dichiarato Sergio Mattarella, presidente dela Repubblica, in un'intervista rilasciata a Xinhua, ieri.
Secondo Mattarella la partnership strategica globale tra i due paesi, di cui quest'anno ricorre il 15° anni ersario, è «costruita su basi solide, ispirate da convergenze naturali tra due civiltà molto antiche».
Mattarella ha attribuito i risultati positivi nelle relazioni bilaterali a un dialogo intergovernativo efficiente e alla «crescente e fruttuosa interazione tra i nostri popoli, che sono così simili in termini di laboriosità e creatività».
«Non ci sarebbe modo migliore di celebrare la vigilia del 50° anniversario dell'istituzione di relazioni diplomatiche che i due paesi condivideranno nel 2020», ha proseguito il presidente, «le relazioni economiche e commerciali «giocano un ruolo chiave» nei legami tra Italia e Cina e che il commercio, la cooperazione commerciale e gli investimenti reciproci in costante crescita confermano la fiducia su cui si basano le nostre relazioni».
«L'Italia vede la Cina non solo come un partner economico di primaria importanza, ma anche come motore del commercio globale», haaffermato ricordando che l'Italia ha esperienza, tecnologia avanzata e soluzioni in vari settori, come l'energia, la tutela dell'ambiente, l'urbanizzazione sostenibile, la fabbricazione di macchinari, la sicurezza alimentare, i servizi sanitari e l'assistenza geriatrica.
Per promuovere le relazioni commerciali, le due parti dovrebbero creare «un contesto il più aperto e trasparente possibile», in cui gli attori economici dei due paesi possano agire «su basi paritarie» e «in modo reciprocamente libero ed equilibrato», ha aggiunto.
Le due parti devono «favorire l'accesso ai rispettivi mercati al contempo proteggendo gli investimenti e la proprietà intellettuale, nonché i principi e gli standard vitali della sostenibilità sociale, economica ed ambientale», ha sottolineato Mattarella.
Sul fronte culturale, ha osservato il presidente, il patrimonio di Italia e Cina «suscita ammirazione in tutto il mondo» e questo patrimonio potrebbe essere un grande motore di sviluppo.
Chiedendo la «promozione e valorizzazione delle rispettive industrie culturali e creative», ha detto Mattarella «queste dinamiche devono essere facilitate, in modo che possano concretizzare il loro enorme potenziale», facendo specifico riferimento al meccanismo di creazione di relazioni di gemellaggio tra i siti del patrimonio mondiale dei due paesi.
«Cina e Italia annunceranno presto l'abbinamento del panorama viticolo dell'Italia delle Langhe-Roero e del Monferrato e delle terrazze di riso Honghe Hani della Cina, nonché l'instaurazione di una relazione di gemellaggio tra la città italiana di Verona e quella cinese di Hangzhou».
Per quanto riguarda gli scambi tra popoli nell'ambito dell'iniziativa Belt and Road, il presidente ha affermato che l'Italia non solo partecipa alla costruzione della nuova Via della seta, ma spera di trasformarla in una strada verso una migliore comprensione reciproca.
Sempre più turisti cinesi vengono a visitare l'Italia, i due paesi ospitano i reciproci studenti, e aumentano i programmi di ricerca congiunti tra le università dei due paesi, ha ricordato Mattarella.
Parlando di come il partenariato Italia-Cina contribuisca a un mondo migliore e più stabile, il presidente ha dichiarato che l'Italia è impegnata a salvaguardare la pace e il multilateralismo basato su normative, ed è lieta di notare il consenso delle due parti in tal merito.
Ha suggerito che, al fine di comprendere meglio le rispettive posizioni e preoccupazioni, l'Italia e la Cina si impegnano in un «dialogo continuo» all'interno di incontri e strutture come il G20 e le Nazioni Unite.
Inoltre, entrambi i paesi «sono impegnati nella promozione dell'agenda delle Nazioni Unite 2030 e nella lotta al cambiamento climatico, una sfida in cui la Cina ha un ruolo sempre più decisivo e in cui l'Italia è pronta a dare il suo contributo», ha sottolineato Mattarella.
«Non può esserci pace senza sviluppo, giustizia sociale e protezione dell'ambiente», ha concluso il presidente