La Cina sta introducendo nuove restrizioni sulle importazioni di alimenti, come segnalato da questa piattaforma giorni fa, nel tentativo di evitare una ripresa del coronavirus, ma i suoi sforzi stanno incontrando la resistenza delle agenzie governative dei principali Paesi esportatori.
L'autorità doganale cinese ha richiesto la scorsa settimana che le aziende che inviano carne, prodotti lattiero-caseari e altri prodotti alimentari nel Paese firmino documenti in cui dichiarano che i loro alimenti non sono stati contaminati dal coronavirus e sono conformi alle leggi cinesi e alle linee guida internazionali sulla sicurezza alimentare durante la pandemia di Covid-19.
Le aziende sono state inoltre invitate a prendere "tutte le misure necessarie per eliminare i rischi per la sicurezza alimentare" qualora venissero a contatto con casi confermati o sospetti di coronavirus, hanno riferito i funzionari e gli esportatori dell'industria della carne che hanno ricevuto la lettera dalla Cina.
La Cina ha inviato tali richieste agli esportatori alimentari esteri dopo che a Pechino è emerso un focolaio di Covid-19 connesso a un mercato all'ingrosso di carne e verdura. Le autorità sanitarie della città hanno dichiarato di aver trovato il coronavirus su un tagliere appartenente a un venditore che vendeva salmone importato. Cio' ha portato a ispezioni di sicurezza su carne, pollame e pesce, freschi e congelati in magazzini, supermercati e altre strutture per la trasformazione alimentare.
Il segretario del dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, Sonny Perdue, e il commissario della Food and Drug Administration, Stephen Hahn, hanno detto ieri che i tentativi stranieri volti a limitare le esportazioni alimentari per evitare la trasmissione del Covid-19 vanno contro l'opinione della scienza, secondo cui il coronavirus non puo' essere trasmesso attraverso il cibo o gli imballaggi alimentari.
"Il sistema di sicurezza alimentare degli Stati Uniti, supervisionato dalle nostre agenzie, è leader mondiale nel garantire la sicurezza dei prodotti alimentari, compresi quelli destinati all'esportazione", hanno affermato i funzionari federali.
I funzionari commerciali del dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti hanno inizialmente avvertito gli esportatori di cibo americani di firmare tali documenti, secondo alcune fonti, poiché le richieste di attestati da parte della Cina non sono state negoziate nell'ambito delle discussioni sulla politica commerciale tra i due Paesi. Alla fine, i funzionari federali degli Stati Uniti questa settimana hanno deciso di lasciare la decisione alle società esportatrici, ha detto una fonte. (riproduzione riservata)