La sostenibilità è il nuovo filo conduttore delle logiche di sviluppo che accomunano aziende italiane e cinesi. La transizione ecologica verso cui la Repubblica popolare sta orientando i propri investimenti, per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2060, aumenta pertanto le opportunità di business e di crescita.
Temi al centro dell’undicesima edizione dei Panda d’Oro, il tradizionale appuntamento organizzato dalla Camera di commercio italiana in Cina con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Pechino. Otto le categorie premiate. A Pirelli e Ferrero sono andati i riconoscimenti per la sostenibilità. Nella categoria «Resilience» figurano, per gli investimenti fatti, Danieli Radici Plastic e Trip.com, colosso online dei viaggi. Per la capacità di promuovere il Made in Italy sono state premiate Piaggio e Suning International. A Gogli e Sofima Automotive Filter è invece andato il riconoscimento per la ricerca e l’innovazione, mentre l’Istituto Maragoni, avviato nel 2020 a Shenzhen è stato premito per i progetti Csr, così come Fosun. Il White Panda, legato alle Olimpiadi invernali del prossimo anno a Pechino, è stato assegnato a Techno Alpin e alla Beijing Tecnica Sport Equipment. La compagnia Neos, capace di garantire i collegamenti durante la pandemia e la Icbc per la collaborazione offerta dalla banca in occasione della Fiera dell’import di Shanghai. Completano il quadro i Panda d’Oro assegnati a Zoppas e Lunar Capital.
«Le nostre aziende localizzate in Cina stanno dimostrando una forte capacità imprenditoriale, di resilienza e di innovazione tecnologica, nonché una marcata propensione agli investimenti, tutte caratteristiche che le mantengono in una posizione di leadership nei mercati di riferimento», ha sottolineato il presidente della Camera di commercio italiana in Cina, Paolo Bazzoni, nei saluti introduttivi assieme al Console generale, Michele Cecchi, al direttore dell’Ice a Pechino, Gianpaolo Bruno, e ai rappresentanti della municipalità di Shanghai Zhu Yi e Rong Zhiqi. Spiega ancora Bazzoni, «le eccellenze di entrambi i Paesi nelle categorie individuate testimonieranno il lavoro svolto e i risultati ottenuti pur in presenza di condizioni molto sfidanti ma ricche di opportunità». La Cina, ha aggiunto, «richiede sempre più qualità e le nostre aziende ne sono sinonimo per tecnologia, innovazione e creatività, rappresentando un riferimento nel mercato cinese che dobbiamo insieme consolidare».
Per l’ambasciatore a Pechino, Luca Ferrari «i proficui scambi commerciali favoriscono la continua innovazione delle nostre imprese, in un’ottica anche di sostenibilità». Sono questi i temi peraltro al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza «volto ad incrementare la produttività delle imprese e favorire sviluppo, investimenti e riforme», ha ricordato il diplomatico.
«Come evidenziano i dati dell’export verso la Cina del primo quadrimestre 2021, grazie a una crescita del 55% rispetto al 2020 (e del 23% rispetto al 2019), le imprese italiane operanti in Cina rappresentano delle storie di successo industriale e commerciale che, anche con i Panda Awards, vogliamo valorizzare e premiare», ha concluso l’ambasciatore. (riproduzione riservata)